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Mondiali Atletica 2017, Schippers regina della velocità, Tamberi out

Mondiali Atletica 2017, Schippers regina della velocità, Tamberi out

Nella giornata in cui è manca la qualificazione alla finale il leader italiano a Londra, vale a dire Gianmarco Tamberi, altri quattro titoli si assegnano ai Campionati Mondiali di Atletica leggera 2017: dalla conferma di Dafne Schippers nella velocità alle sorprese statunitensi nei 3000 siepi, ecco il consueto resoconto odierno dallo Stadio Olimpico.

Dafne Schippers si conferma regina dei 200 metri. Dopo l’oro di Pechino, arriva la conferma anche in Gran Bretagna grazie al tempo di 22.05 (primato stagionale) che le permette di confermarsi sul gradino più alto del podio. Secondo posto, dopo un bel duello con la vincitrice, per l’ivoeriana Ta Lou (22.08), mentre terza arriva la bahamense Shaunae Miller-Uibo a 22.15.

Incredibile doppietta Stati Uniti nei 3000 siepi donne: a scombinare i piani delle africane ci pensano Emma Coburn (oro in 9.02.58) e Courtney Frerichs (argento 9’03″77). Soltanto terza, dunque di bronzo, la kenyana Jepkemoi in 9’04″03, seguita dalle connazionali Chepkoech e Jebet, che deludono le attese.

Gran bella gara, quella del salto in lungo femminile: a spuntarla tra le Miss è la statunitense Brittney Reese (Usa), che riesce a superare i sette metri, atterrando nel suo miglior tentativo fino a 7.02. Secondo posto per la russa (atleta indipendente) Daria Klishina appena due centimetri più dietro, terza l’altra statunitense Tianna Bartoletta a 6.97 metri.

Decimo posto per Marco Lingua nella finale del lancio del martello: l’atleta italiano fa un buon secondo lancio (75.13), ma non riesce a trovare la misura che gli permette di poter eseguire i tre lanci aggiuntivi. A conquistare la medaglia d’oro è il polacco Pawel Fajdek con la misura di 79.81 metri; argento per l’atleta indipendente Valeriy Pronkin (78.16), terzo per l’altro polacco Wojcieh Nowicki.

Fallisce l’ingresso in finale la punta dell’intera spedizione italiana a Londra: Gianmarco Tamberi, ad un anno dal grave infortunio che l’ha costretto a saltare le Olimpiadi di Rio 2016, dimostra di non essere ancora pronto per il ritorno ad alti livelli e non riesce a piazzarsi tra i migliori dodici che tra due giorni si giocheranno le medaglie. Raggiunta, pur con errori ad ogni misura, la quota di 2.29 metri, il marchigiano sbaglia per tre volte quella successiva a 2.31, lasciando con estrema delusione Londra.

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