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Torneo dell’Acropoli, con la Serbia Italbasket perde ma lancia bei segnali
Aradori Italbasket, Torneo dell'Acropoli. FIP Official Facebook

Torneo dell’Acropoli, con la Serbia Italbasket perde ma lancia bei segnali

Nella prima del Torneo dell’Acropoli Italbasket lancia più di qualche segnale incoraggiante: dimenticate le figuracce di Tolosa, nonostante il 65-73 Serbia.

Quello che contava per il cittì Messina era ottenere dai suoi una prestazione di reazione e temperamento dopo gli sconquassi nelle ultime due uscite del torneo francese. Il commissario tecnico può ritenersi soddisfatto: gli azzurri hanno giocato una buona gara, con la giusta cattiveria e l’opportuna concentrazione. Poco importa la sconfitta contro la Serbia di Sasha Djordjevic: i nostri portacolori, se sanno, sanno giocare anche loro un eccellente basket.

Lo dimostra già l’approccio: all’iniziale break serbo di cinque punti Italbasket risponde con un contro parziale di 7-0 sotto i colpi di Belinelli e Datome. I segnali incoraggianti ci sono già nella difesa, soprattutto nella fase dei recuperi perché sotto canestro, con il gigante di 222 cm dei Denver Nuggets Boban Marjanovic gli azzurri vanno spesso a sbattere, rimediando 5 falli contro di lui che gli consentono di incrementare il bottino punti fino a 12.

Italbasket però ci mette la giusta grinta nello sporcare e/o intercettare più palloni possibili della nazionale serba; la scelta tattica funziona specie quando si lavora in ripartenza con gli azzurri che all’intervallo lungo arrivano appena sotto (38-40), dimostrando che senza banalità si può giocare alla pari con chiunque.

Nella ripresa gli azzurri cambiano registro con un approccio ancor più aggressivo: tanti rimbalzi presi in difesa, in attacco Datome, Belinelli e Hackett suonano la carica con tre scariche dall’arco (49-42). Djordjevic rispedisce sul parquet Marjanovic e il gap viene presto ricucito, con la tripla di Aradori che ci tiene a contatto sul pari-54. Il finale di quarto è però di marca serba e in modo particolare di Bogdan Bogdanovic: la neoguardia di Sacramento scava il parzialone che a inizio quarto quarto recita 56-64.

L’Italia prova a resistere con i palloni giocati da Datome e Belinelli e la tripla di Filloy, 63-69. Poi comincia ad affiorare qualche errore di troppo dai tiri da lontano, con Melli e gli stessi Beli e ala di Fenerbahce che steccano. Poco male però: a 31” dalla fine Messina spedisce in campo le seconde linee, segno che nonostante la sconfitta in casa – Italbasket il bicchiere è di nuovo mezzo pieno.

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