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Serie A bollita? Macché! È boom di abbonamenti. Le grandi del Nord al top, ma anche le matricole…
Coreografia Curva Milan, Serie A. Twitter

Serie A bollita? Macché! È boom di abbonamenti. Le grandi del Nord al top, ma anche le matricole…

La Serie A se la passa benissimo: almeno stando ai dati sugli abbonamenti. Campagne ancora aperte per le 20 squadre, si sfiorano i 300.000 fans fissi.

I dati sceverati dalla Gazzetta dello Sport sembrano confermare la tendenza già apparsa per alcune squadre della massima serie. Rispetto a un anno fa, quando gli abbonamenti si fermarono a 251.895, la campagna-tesseramenti procede a gonfie vele anche quest’anno, con la quota di 12 mesi fa che è stata già superata e che con 282.683 tessere già “timbrate” si appresta a volare verso quota 300mila. E mancano ancora altri numeri, visto che la campagna abbonamenti delle varie squadre non si ultimerà prima del 20 settembre.

MILAN E INTER, E CHI SENNÒ? LA CARICA DEI 31MILA. In vetta alla speciale classifica degli abbonamenti di Serie A c’è, ovviamente, il Milan. Si dice ovviamente per via dell’entusiasmo e dell’euforia alle stelle portati dalla faraonica campagna acquisti made in Mirabelli&Fassone che ha fatto scoppiare di gioia i cuori rossoneri all’ombra del Duomo. D’altronde, con 31mila presenze fisse, il 39,5% dell’intero San Siro, il Milan ha praticamente doppiato la quota abbonati dell’anno scorso, quando al Meazza gli aficionados fissi erano appena 16mila e rotti.

Discorso simile per l’altra parte del Naviglio: l’Inter non ha ancora comunicato dati ufficiali ma le prime stime parlano di 31mila spettatori. I nerazzurri non avranno coppe europee da giocare, ma l’arrivo di Luciano Spalletti e il mercato con colpi prudenti ma ben assestati hanno fatto risalire l’indice di gradimento della tifoseria, dopo stagioni difficili anche nel rapporto con tifo organizzato e delle tribune.

JUVENTUS, SOLD OUT COME SEMPRE. Anche quest’anno a Torino sponda bianconera ci sarà il sold out o quasi: allo Juventus Stadium, da questa stagione Allianz Stadium, sono stati già strappati 29.200 abbonamenti. Numeri da capogiro per un capitolo di entrate nel bilancio bianconero che resta fisso: gli abbonati occuperanno il 70,3% della capienza dello stadio.

D’altronde, quale migliore ricetta che quella di confermare i tesserati allo stadio per inseguire il settimo scudetto consecutivo?

ROMA E LAZIO SI FANNO VALERE. La Roma ha di poco scavalcato i 19.022 abbonati 2016; la Lazio ha già doppiato i quasi 5000 dell’anno scorso. Anche nella Capitale dunque il calcio la fa da padrona così tanto da spingere le due sponde del Tevere a uscire dalle case e andare all’Olimpico per sostenere la propria squadra.

NAPOLI, IL SOLITO REBUS ABBONATI. Nonostante l’entusiasmo e gli occhi da strabuzzarsi al San Paolo la campagna abbonamenti ancora non decolla: il Napoli è la vera cenerentola fra le big della Serie A con i suoi “appena” 6 mila: un infinitesimo del bacino d’utenza dei tifosi napoletani.

LA CARICA DELLA DEA E DELLE MATRICOLE. A Bergamo l’Atleti Azzurri d’Italia, sulla scia del quarto posto dell’anno scorso, accoglierà tantissimi tifosi: almeno il 67,6% dell’impianto, ben 4mila abbonati rispetto alla scorsa straordinaria Serie A.

Anche nelle appena arrivate Ferrara e Benevento però non si scherza affatto: i lavori record nello stadio della città estense porteranno al Mazza non meno del 62% dei fedelissimi attesi (almeno il doppio degli oltre 4200 dell’anno scorso in B), un modo quantomeno per festeggiare ogni 15 giorni il graditissimo ritorno in Serie A. anche per chi ha abbracciato la massima serie i dati sono alquanto importanti: a vedere il Vigorito a Benevento saranno non meno calorosi: già doppiate le presenze dell’anno scorso.

NUMERI ALTI PURE IN PROVINCIA. Tante conferme nella provincia del calcio italiano. Il Torino avrà di fatto a disposizione il 12esimo uomo in campo, visto che si appresta ad arrivare a quota 12mila. Numeri lodevoli pure per le genovesi (Samp oltre i 16 mila, Genoa oltre i 18), il Bologna (13 mila), il Crotone e il Chievo (oltre i 7 mila. In calo invece Fiorentina e Sassuolo, che complice una campagna acquisti da scetticismo lasceranno aperti i botteghini ancora per qualche altro giorno.

 

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