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Champions, 2ª giornata: Napoli-Feyenoord 3-1, i tre tenori suonano la sinfonia europea
Mertens Napoli-Feyenoord, Champions. nos.nl

Champions, 2ª giornata: Napoli-Feyenoord 3-1, i tre tenori suonano la sinfonia europea

La seconda partita in Champions dei partenopei va molto bene: Napoli-Feyenoord finisce 3-1; a segno come sempre i tre “piccoletti”. Sarri si rimette in sesto.

È tornato il Napoli formato Europa: la squadra di Maurizio Sarri – priva di Arek Milik, e lo sarà per almeno 5 mesi – ha segnato e convinto, senza dissipare energie contro un avversario non eccelso e per di più zeppo di tante assenze, che ha fatto di tutto per rendergli la vita facile. Gli azzurri tornano a muoversi anche in campo continentale: era importante, per prepararsi a dovere al doppio confronto col Manchester City capolista del girone.

Le vere garanzie il Napoli ce l’ha lì davanti: anche nella serata del saluto del San Paolo al suo attaccante polacco – “Forza Arek, ti aspettiamo” recitava uno striscione – la squadra di Sarri c’ha messo un amen, 7’ a essere precisi, per accendersi e gonfiare la rete avversaria.

Tutto merito di Insigne: Lorenzo il Magnifico ha rubato palla ad Amrabat ed è penetrato nella voragine della difesa olandese, infilando in buca d’angolo il suo tiro di destro dai 20 metri. Tutto in pieno stile Insigne, tutto in pieno Napoli. Curiosa l’esultanza-omaggio dello scugnizzo numero 24: voleva salutare il compagno di squadra Milik esibendone la maglia ma all’inizio gli hanno passato la maglia di Zielinski; incidente poi risolto per una serata tranquilla.

Il Napoli ha più volte sfiorato il raddoppio, con Hamsik ad esempio lento nella conclusione. Feyenoord? Pervenuto solo con un tentativo, peraltro non pericoloso, di Boetius. Gli azzurri hanno messo in difficoltà la difesa olandese, soprattutto con lo scatenato Insigne, imprendibile per Diks, e con Callejon: loro gli ultimi tentativi prima dell’intervallo.

Al 4’ della ripresa comunque il bis il Napoli l’ha concesso comunque, sfruttando un regalone su retropassaggio di Dicks: cioccolatino consegnato nelle mani di Dries Mertens, che è arrivato in porta e ha siglato il suo ottavo gol stagionale in scioltezza.

A quel punto la banda-Sarri ha cominciato ad amministrare il pallone e gestire il tempo, per evitare di sciupare energie preziose. Reina s’è pure preso il gran lusso di parare un rigore a Toomstra (fallo di Ghoulam su Berghuis). Per lo spagnolo è arrivato dunque il pronto riscatto dopo Ferrara.

Da uno spagnolo all’altro, il Napoli c’ha messo pochissimi per festeggiare il tris con Callejon, su assist di Mertens. Peccato solo per il gol incassato praticamente all’ultima occasione, con Maksimovic in versione bella statuina che ha consegnato sui piedi di Amrabat la possibilità del gol della bandiera. È finita 3-1, il Napoli s’è rimesso in moto: il City sullo sfondo è avvertito.

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