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Playoff Mondiali 2018: le “italiane” Croazia e Svizzera si preparano all’imbarco
Perisic e Vrsaljko Croazia-Grecia, playoff Mondiali Russia 2018. mundodeportivo

Playoff Mondiali 2018: le “italiane” Croazia e Svizzera si preparano all’imbarco

Due risultati eclatanti nei primi due playoff della zona europea per l’approdo ai Mondiali 2018: la Croazia strapazza 4-1 la Grecia; Svizzera corsara in Irlanda del Nord.

CROAZIA-GRECIA 4-1. Tutto troppo facile, nel pronostico già scontato alla vigilia e nell’andamento di una gara a senso unico: in quel di Zagabria la Croazia maltratta letteralmente la Grecia e si prende un 4-1 che vale quasi come una sentenza di secondo grado per l’imbarco in direzione del Mondiale russo della prossima estate. In mostra ci vanno tutti i gioielli della nazionale di Dalic: dal capitano Luka (si legge Luce) Modric agli “italiani” Kalinic, Perisic e Brozovic (i primi due in gol, il milanista fra l’altro su assist del doriano Strinic)

Certo che la Grecia ci mette del suo per complicarsela: all’11’ infatti il portiere greco – fra l’altro “italiano” anche lui, visto che gioca nell’Udinese – Karnezis commette una sciocchezza incommensurabile, sbagliando il controllo sul retropassaggio di Tsavellas e falcia letteralmente Kalinic; rigore solare che Modric trasforma con la sua solita freddezza.

A quel punto gli Scacchetti biancorossi fanno pura accademia, con il capitano che detta i tempi e gli altri interpreti che scaldano la voce per il concerto di occasioni che iniziano a suonare la marcia funebre per gli ellenici. Il dominio croato viene ulteriormente certificato dal raddoppio di Kalinic, tacco destro su prezioso assist di Strinic, e dal tris di Perisic su ottimo centro dalla destra dello scatenato Vrsaljko. Nel mezzo c’è l’unico sussulto del primo tempo di marca greca, con il 2-1 segnato di testa da Sokratis Papastathoupoulos, ma è appena un fuoco di paglia, che fa intravedere qualche sbavatura nella maglia difensiva croata: troppo poco, in una serata trionfale decisamente controbilanciata dal calcio brillante giocato dalla cintola in su.

Il divario è evidente anche nella ripresa, con Kramaric che fa 4-1 su altro regalone della difesa in blu e con lo stesso attaccante dell’Hoffenheim e Perisic che potrebbero addirittura fare poverissimo. La Grecia si sveglia solo con Mitroglu, ma lo fa solo per inerzia visto che la Croazia si era già ritirata a casa con la pancia piena. Domenica sera ad Atene c’è solo da aspettare 90’ senza commettere errori per festeggiare dalle parti di Zagabria.

IRLANDA DEL NORD-SVIZZERA 0-1. Quella della Svizzera di Dejan Petkovic è di fatto un’impresa: i rossocrociati riescono infatti a violare il Windsor Park di Belfast, tana di un’Irlanda del Nord che in casa era stata sconfitta nei gironi solamente dalla Germania schiacciasassi di Joachim Low.

Il risultato stiratissimo – deciso fra l’altro per un rigore assai dubbio – testimonia comunque della pochezza mostrata in campo dalle due nazionali.

Tema tattico assai scontato: Svizzera ad assumere il comando delle operazioni e fare possesso palla in maniera asfissiante e ristagnante; Irlanda del Nord a lavorare di puro catenaccio con veste abbottonata fino al soffocamento e poi rilanci lungi a servire la punta Lafferty.

Ecco perché le occasioni latitano da una parte all’altra. Tanto che a decidere le mani è un penalty assai dubbio concesso agli svizzeri: conclusione da fuori area di Shaqiri e l’arbitro ravvisa un mani in area di Evans che sembra proprio inesistente. Dal dischetto, nella serata degli “italiani”, segna il milanista Ricardo Rodriguez. Gol pesantissimo, che la Svizzera metterà sul banco in occasione del ritorno previsto per domenica.

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