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Serie A: Lazio a-VAR-iata per la rabbia, i biancocelesti polemizzano ancora
Immobile Lazio-Torino, Serie A. mundodeportivo

Serie A: Lazio a-VAR-iata per la rabbia, i biancocelesti polemizzano ancora

A far parlare, il giorno dopo Lazio-Torino, non è tanto il risultato finale – l’1-3 granata – quanto il mancato rigore e l’espulsione con VAR comminata a Immobile. La ricostruzione.

A lasciare basiti spettatori paganti dell’Olimpico e coloro che la partita l’hanno vista da casa è stato il caos letterale scatenato dalle decisioni del direttore di gara Giacomelli e del Var Di Bello in Lazio-Torino.

Quando ancora si era sullo 0-0 è arrivato il doppio episodio chiave: il mani in area di Iago Falque non punito col calcio di rigore e il susseguente contrasto ‘testa a testa’ fra Immobile e Burdisso, questo sì ‘castigato’ col rosso diretto all’attaccante della Nazionale dopo l’esame della VAR.

Dopo la chiamata della moviola in campo, mentre tutti quanti attendevano con trepidazione positiva che l’arbitro decretasse il penalty, quella doccia gelata che alla Lazio non è proprio andata giù.

Oltre al danno, la beffa ‘rossa’: apriti, cielo! Da quel momento in poi è stata un’altra partita: Torino in superiorità numerica e capace di passare coi gol – inediti in questa stagione – di Berenguer, Rincon e del giovane Edera, solo rintuzzati dallo scavino di Luis Alberto.

Una disfatta che alla Lazio non hanno intenzione di digerire tanto facilmente. Già ieri pareva che Burdisso, chiamato in causa dai biancocelesti Parolo e Tare a fine partita, avesse scagionato Immobile per il dubbio episodio accaduto in area. Oggi a SkySport24 è arrivata la pronta rettifica del difensore granata: «Parolo e Tare dicono che io avrei detto all’arbitro che Ciro non mi ha toccato ma non ho mai detto queste cose in campo». Burdisso ci ha tenuto a precisare di aver detto solamente all’arbitro che era un problema suo con Immobile, poi Giacomelli ha fatto il suo lavoro.

Di certo la Lazio non la farà passare liscia: c’è anche il tempo per presentare ricorso contro l’espulsione di Immobile. Qualcuno fra i radiocronisti delle emittenti biancocelesti ha addirittura lanciato la provocazione di non far scendere la squadra nella prossima partita in segno di protesta contro tutti i torti arbitrali subiti (compreso il rigore contro, concesso con VAR, in Lazio-Fiorentina di due settimane fa). Di certo la sconfitta  resterà; per cancellarla serviranno rabbia e risultati.

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