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Presentazione squadre 2018: Bahrain – Merida

Presentazione squadre 2018: Bahrain – Merida

Amici di Mondiali.net, eccoci ad un nuovo appuntamento con la presentazione delle squadre che vedremo in strada nel 2018. Di chi ci occupiamo oggi? Della Bahrain – Merida.

È una delle formazioni di punta dell’intero panorama WorldTour, quella diretta dal general manager Brent Copeland, se non altro perché ha nelle sue file uno dei personaggi di riferimento del ciclismo mondiale degli ultimi anni, vale a dire Vincenzo Nibali.

Viene da una stagione in cui ha vinto meno che in passato, ma ha raccolto risultati di spessore: terzo posto al Giro d’Italia, secondo (che potrebbe diventare primo a posteriori) alla Vuelta a Espana e soprattutto la vittoria al Giro di Lombardia non possono che rendere l’annata 2017 più che positiva. E gli obiettivi per il 2018 sono ancor più ambiziosi: si comincia con le Classiche delle Ardenne (Liegi in particolare), si prosegue con il Tour de France (il percorso con pavé, salite, discese e non troppa cronometro ben si addice alle caratteristiche dello Squalo), si conclude con il Mondiale (quello a Innsbruck disegnato per gli scalatori) vero appuntamento clou da cerchiare di rosso perché rappresenterebbe la ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria.

Gran parte della squadra araba è incentrata sul siciliano: citiamo, in particolare, i fidi Valerio Agnoli, Antonio Nibali, Giovanni Visconti (che pur può togliersi belle soddisfazioni personali in termini di vittorie parziali, come splendidamente avvenuto nell’ultimo Giro dell’Emilia) e Franco Pellizotti, nonché il nuovo acquisto Domenico Pozzovivo (reduce dall’esperienza pluriennale alla Ag2R La Mondiale), capitano designato per il Giro d’Italia in cui aspira ad ottenere quel podio sfiorato nell’ultima edizione. Per quanto concerne gli stranieri in supporto del campione azzurro, sottolineiamo la presenza dei fratelli Ion e Gorka Izaguirre Per le salite e dei forti passisti Manuele Boaro (altro uomo tricolore), Ramunas Navardauskas (che sembra aver lasciato alle spalle i problemi fisici che gli hanno impedito di gareggiare nell’ultimo anno), Kristijan Koren (ex compagno di Nibali ai tempi della Liquigas), Kanstantsin Siutsou e il più giovane Matej Mohoric.

Ma non si esaurisce in salita la forza del team. Se Nibali è il capitano anche per le Ardenne, in questo scampolo di stagione va comunque tenuto in considerazione Enrico Gasparotto, capace di vincere per due volte l’Amstel Gold Race e di salire sul podio della Decana. Un altro italiano è l’uomo di punta per le prime Classiche di primavera (Sanremo e Fiandre) e per le volate a ranghi più ristretti: è Sonny Colbrelli, che non ha affatto sfigurato nella sua prima stagione nel WorldTour (belle le vittorie al Brabante e in una tappa della Parigi-Nizza) e spera di fare un ulteriore passo in avanti. Per le volate a ranghi compatti, invece, si confida in Niccolò Bonifazio, che vuol cancellare al più presto lo zero nella casella delle vittorie che l’ha accompagnato negli ultimi dodici mesi.

Menzioniamo, infine, un promettente neoprofessionista: è l’ucraino Mark Padun, ventunenne cresciuto nel Team Colpack e considerato tra i grandi nomi del ciclismo mondiale per gli anni avvenire.

Di seguito la rosa della Bahrain Merida 2018.

Bahrain Merida Pro Cycling Team

Acquisti

Cessioni

Gorka Izaguirre (Movistar), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Kristijan Koren (Cannondale-Drapac), Hermann Pernsteiner (Amplatz-Bmc), Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale), Mark Padun (neopro’) Javier Moreno (Delko Marseille), Tsgabu Grmay (Trek-Segafredo), Jon Ander Insausti (Fundacion Euskadi)

Rosa 2016

Valerio Agnoli, Yukiya Arashiro, Manuele Boaro, Grega Bole, Niccolò Bonifazio, Borut Bozic, Sonny Colbrelli, Chun Kai Feng, Ivan Garcia Cortina, Enrico Gasparotto, Heinrich Haussler, Kristijan KorenGorka Izaguirre, Ion Izaguirre, Kristijan KorenMatej Mohoric, Ramunas Navardauskas, Antonio Nibali, Vincenzo Nibali, Domen Novak, Mark Padun, Franco Pellizotti, David Per, Hermann Pernsteiner, Luka Pibernik, Domenico Pozzovivo, Kanstantin Siutsou, Meiyin Wang

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