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Serie A, l’analisi post-20ª giornata: Roma e Lazio, due facce della stessa… Capitale
Immobile Spal-Lazio, Serie A. mundodeportivo

Serie A, l’analisi post-20ª giornata: Roma e Lazio, due facce della stessa… Capitale

Turno di Serie A dell’Epifania ormai concluso e sosta cominciata: questa l’analisi di mondiali.net sulla giornata e sull’attuale classifica. Si continua con la lotta Champions.

ROMA, 5 PUNTI SU 5 E 5° POSTO. È QUI LA CRISI? Uno shock terribile: la Roma di Eusebio Di Francesco non sa più vincere e saluta con una sconfitta l’avvio del 2018. Altro che brindisi di inizio anno: i giallorossi sono incappati all’Olimpico in una serata decisamente storta, prestando il fianco all’Atalanta e chiudendo con una sconfitta dai forti segnali di crisi.

Il calcio dà e toglie: ne è l’emblema la punizione sfortunata di Kolarov sul 2-0, carambolata sulla schiena di Dzeko a portiere battuto e finita fuori.

Al 2-0 la Roma c’era arrivata subendo un micidiale uno-due coi gol di Cornelius (perla di sinistro a giro da fermo) e de Roon (preziosamente assistito da un Papu Gomez in stato di grazia). Il gol di Dzeko che ha dimezzato le distanze è servito solo per ridare il sorriso al bosniaco, che non segnava dal 1° dicembre scorso. A ben guardare però ci sono dati che fanno riflettere, tutti quanti concentrabili intorno al numero 5.

Innanzitutto i soli 5 punti raggranellati nelle ultime 5 partite di campionato: la sberla patita a Trigoria dalla sconfitta di Torino con la Juve brucia ancora, se dopo allora sono arrivati il pareggio casalingo col Sassuolo e il ko di ieri con l’Atalanta.

A peggiorare le cose c’è pure il sorpasso della Lazio in classifica: una cosa che alla Roma viene vissuta quasi come una vergogna, e che alla fine dei 90’ ha spinto il pubblico a fischiare sonoramente l’undici di Di Francesco. Il tecnico abruzzese deve fronteggiare la scarsa vena dell’attacco e la mancata concentrazione della difesa e gestire la grana legata a Nainggolan; bisognerà vedere come verrà superata l’impasse sull’esclusione eccellente del belga ieri. Insomma, a Roma c’è un’aria di rassegnazione: anche quest’anno, col Napoli a +12 e la Juventus a +11, lo scudetto se lo giocheranno gli altri. E al rientro dalla sosta c’è addirittura Inter-Roma: coi nerazzurri messi per niente bene, sembra proprio uno spareggio per la Champions.

Infine, un appunto sull’Atalanta: dopo aver violato il San Paolo con la clamorosa qualificazione in semifinale di Coppa Italia a danno del Napoli, la Dea torna a Bergamo con pure lo scalpo romanista addosso. Meglio di così il 2018 per i Gasp-boys non poteva iniziare. Peccato per la sosta imminente, ma se l’Atalanta riuscirà a tenere queste performance ci sarà da divertirsi.

LAZIO, A FERRARA UNA GODURIA: FRA LUIS… TOTTI E CIRO-20. È una Lazio stratosferica, quella che è tornata in serata da Ferrara con un poverissimo da far paura. Sarà che i biancocelesti continuano a segnare gol a grappoli specie in trasferta (dopo il 3-3 di Bergamo e lo 0-0 con l’Inter) e soprattutto vincono giocando bene. A mettere la ciliegina sulla torta poi c’ha pensato in serata l’Atalanta, stoppando la Roma e consentendo agli uomini di Inzaghi un sorpasso in classifica a lungo sognato.

Per ora la classifica recita: Lazio 40, Roma 39. Bisognerà vedere come andrà a finire, ma se il campionato finisse oggi i biancocelesti sarebbero in Champions, con la goduria doppia di aver fatto cadere dal piedistallo proprio l’altra parte della Capitale.

Futuro a parte, Inzaghino si gode il presente: si gode una prodezza di Luis Alberto che a molti ha ricordato un gol simile di Francesco Totti in Roma-Torino del 2001-02 (e la finiamo qui coi parallelismi romani…) e un poker pazzesco di Ciro Immobile, che coi 4 gol del Mazza si è elevato a capo indiscusso della classifica cannonieri non solo di Serie A ma d’Europa; il bomber di Torre Annunziata è a quota 20 gol, segnati fra l’altro in 18 partite! Numeri da paura, per questa Lazio che vola!

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