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Juventus forza sette: bianconeri di nuovo campioni d’Italia!

E sono sette! 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018: la Juventus si laurea campione d’Italia per la settima volta consecutiva e lo fa al termine di un pareggio a reti bianche allo Stadio Olimpico di Roma, risultato che vale l’aritmetica certezza del titolo.

Intimoriti, a volte impotenti in Europa, i bianconeri dominano ancora una volta sul territorio nazionale e, per il quarto anno consecutivo, conquistano campionato e Coppa Italia. Se la gode, Max Allegri, l’assoluto protagonista di una stagione che, nonostante tutto, resta da incorniciare: in quattro giorni arrivano la Tim Cup, ottenuta demolendo in finale il Milan, e lo scudetto. Resta da colmare il gap con alcuni club quando si calcano i palcoscenici europei, ma monopolizzare per sette lunghi anni la scena italiana vuol dire riscrivere la storia calcistica del proprio Paese.

Nulla da fare per il Napoli, a cui non basta la vittoria nello scontro diretto di Torino per sognare in grande. Lo scivolone di Firenze ha reso tutto vano e così, per l’ennesima volta, arriva il piazzamento d’onore che rende lustro ai campani, ma vale poco o nulla in termini di palmares. Inutile il successo per 0-2 a Marassi contro la Sampdoria.

Ma sono tanti i verdetti che sopraggiungono al termine della penultima giornata di campionato. Per la Champions, dietro bianconeri, partenopei e romanisti, la quarta uscirà dalla vincente tra Lazio ed Inter, che si affronteranno tra una settimana in un suggestivo scontro all’Olimpico. Quasi certi i posti per l’Europa League: dietro la perdente delle due squadre sopra citate, ci sarà certamente il Milan (a cui basta il pareggio a Bergamo contro l’Atalanta) e una tra bergamaschi e i viola (Fiorentina clamorosamente battuta in casa dal Cagliari).

Molto accesa, invece, la lotta per non retrocedere. Chi scenderà con Benevento e Verona nella serie cadetta? Spal, Crotone, Cagliari, ma anche Chievo ed Udinese sono pronte ai novanta minuti decisivi che sanciranno Paradiso o Inferno.

Firmato da Clemente Rastelli

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