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Nibali, addio Tour de France 2018: vertebra rotta e ritiro

Nibali, addio Tour de France 2018: vertebra rotta e ritiro

Oltre al danno, la beffa. Finisce con un amarissimo ritiro il Tour de France 2018 di Vincenzo Nibali: la caduta lungo la salita dell’Alpe d’Huez, sede d’arrivo della 12^ tappa, è costata al siciliano della Bahrain – Merida la frattura della decima vertebra toracica, e la conseguente impossibilità di proseguire la corsa.

Mancano quattro chilometri alla meta della storica ascesa alpina. La carreggiata è molto stretta, resa ancor più impraticabile da pseudo-tifosi che invadono la strada, alcuni dei quali lanciando per giunta fumogeni per un vero clima da stadio. A quel punto le immagini televisive non ci vengono incontro, ma improvvisamente troviamo Vincenzo Nibali a terra, sorretto da due uomini, che fatica a rialzarsi in seguito ad una caduta.

Sappiamo con quanta tenacia lo Squalo riesca a completare la tappa, recuperando oltretutto gran parte del terreno perso per quella caduta anche grazie al nobile gesto di Chris Froome e Geraint Thomas che decidono di attenderlo per alcuni secondi. Ma le condizioni del messinese sono tutt’altro che buone: il corridore lamenta in primis forti dolori alla schiena, poi difficoltà a respirare. Viene visitato dal medico della squadra, che ipotizza una sospetta frattura vertebrale. Trasportato all’ospedale di Grenoble, arriva la conferma del referto: frattura della decima vertebra toracica, raccomandazione a restare almeno quindici giorni al riposo e conseguente obbligo di ritiro dal Tour.

“Ciao ragazzi, sono di ritorno in hotel, purtroppo l’esito del referto medico non è buono, mi è stata confermata la frattura alla vertebra, domani tornerò a casa per un periodo di recupero. Grazie per tutto il vostro affetto dimostrato nei miei confronti! Alla prossima”. Con questo messaggio, denso di dispiacere, il campione azzurro si congeda dalla Grande Boucle di cui avrebbe potuto essere un grande protagonista.

Si era inizialmente parlato di colpa della Gendarmeria francese che, nel tentativo di farsi strada risalendo in moto, aveva buttato a terra l’atleta. In un video apparso di recente, tuttavia, pur con immagini non molto nitide, emerge la possibilità che la colpa sia stata di un tifoso decisamente invadente, che abbia toccato Nibali portandolo a terra, probabilmente con la cinghia di una macchina fotografica.

Si definisce “desolato” il patron del Tour Christian Proudhomme, che si rivolge così all’azzurro: “Ti porgo le mie scuse. Tanto rispetto per te, per quello che fai per il ciclismo. E grazie di difendere il ciclismo come fai. Ti auguro un buon recupero”. “Sono cose che possono capitare, ne abbiamo viste anche in passato, pazienza. Ora penserò a recuperare e sarà contenta mia figlia, perché torno a casa prima del previsto”, la replica del nostro.

Il comportamento dei tifosi, linfa vitale dello sport, in questo caso si commenta da sé. Di certo il Tour de France ha perso uno dei grandi protagonisti. Di seguito il video che incastrerebbe l’autore dell’involontario fattaccio.

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