Nasce ufficialmente il Milan targato Elliott Management Corporations: a quindici mesi di distanza dall’acquisizione da parte di Yonghong Li, il club rossonero passa nelle mani del fondo statunitense, che rivoluziona il consiglio di amministrazione in vista della valorizzazione sul campo della squadra.
I tifosi rossoneri non rimpiangeranno la parentesi cinese. Il misterioso Mister Li non sarà certo compianto dai sostenitori del Diavolo, consapevoli che l’imprenditore asiatico non ha lasciato di certo un indimenticabile ricordo nell’unica stagione alla guida della compagine meneghina. D’ora in poi sarà un Diavolo a stelle e strisce, dal momento che il fondo economico guidato da Singer Elliott ha acquisito a pieno titolo il controllo della società, impegnandosi in primis a riportarla in quell’Europa League conquistata sul campo nel corso dell’intera stagione, ma inizialmente negatagli dall’UEFA a causa del mancato rispetto dei parametri del fair play finanziario.
Franck Tuil, in particolar modo, si è speso presso il Tas di Losanna per ripristinare il diritto della squadra a giocare in Europa, dimostrando che l’interesse che Elliott nutre nei confronti del Milan non è soltanto speculativo, ma mira a valorizzare il club riportandolo ai vertici non soltanto italiani, ma anche europei, pur rispettando i parametri del fair play finanziario. Poche ore dopo la chiusura della controversia con l’Uefa, ecco l’attesissimo consiglio di amministrazione che ha avuto l’obiettivo di sancire i nuovi dirigenti.
Il ventisettesimo presidente rossonero sarà Paolo Scaroni, ex amministratore delegato di Enel e già numero uno di quel Vicenza calcio in grado di brillare in Europa sul finire degli anni Novanta. Milanista di fede, Scaroni ha parlato di “grandissimo onore” di poter guidare il club per cui ha sempre tifato e che mira a ritornare nel gotha del calcio. Finisce presto, invece, l’era dei dirigenti cinesi ed in particolari di Marco Fassone, l’amministratore delegato messo da parte per “giusta causa”, in quanto gli vengono contestati dalla nuova proprietà la gestione dei contratti interni alla società, la responsabilità nei piani prospettici e la struttura del mercato cinese.
Questi i nuovi membri del consiglio di amministrazione, che rimarrà in carica fino al 2020: Paolo Scaroni (Presidente), Marco Patuano, Frank Tuil, Giorgio Furlani, Alfredo Craca, Salvatore Cerchione, Gianluca D’Avanzo e Stefano Cocirio. Ora si comincia a pianificare la stagione ormai imminente, con un punto fermo – Rino Gattuso in panchina – ed il ritorno di fiamma di Leonardo nelle vesti di responsabile dell’area tecnica. Per quanto concerne i giocatori, infine, si affronterà un mercato a basso costo, ma che non mancherà di centrare un grande colpo, specie per l’attacco, magari sacrificando qualche pezzo pregiato attualmente in rosa.