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Atletica, Europei 2018: bronzo Palmisano e tanti legni a Berlino

Atletica, Europei 2018: bronzo Palmisano e tanti legni a Berlino

Si rimpingua il medagliere dell’Italia ai Campionati Europei 2018 di atletica leggera di scena a Berlino: nella penultima giornata di gare arriva il bronzo di Antonella Palmisano nella marcia, bilanciato, però, da una serie di piazzamenti che lasciano l’amaro in bocca.

Medaglia di bronzo e primato stagionale per Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. Dopo aver conquistato lo scorso anno il terzo posto nella rassegna continentale, la marciatrice pugliese si ripete sulla scena continentale, arrendendosi alla spagnola Maria Perez, oro in 1h26:36 (record dei campionati), e alla ceca Drahotova (argento in 1h27:03), ma chiudendo comunque con il primato personale stagionale di 1.27.30.

Molto soddisfatta l’azzurra, che ricorda come la condizione non fosse lontanamente paragonabile a quella di dodici mesi fa, pertanto il risultato odierno equivale ad una vera ciliegina sulla torta. Ottima anche la prestazione di Valentina Trapletti, nona col primato personale di 1h29:57. Positivi riscontri anche dall’omologa gara maschile, dove Massimo Stano sfiora il podio chiudendo al quarto posto nella gara vinta dall’altro spagnolo Alvaro Martin davanti al connazionale Garcia e al russo Mizinov.

Nulla da fare per Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Si diceva alla vigilia che sarebbe bastato un 2.28 al primo tentativo per andare a medaglia. Riesce nell’intento, Gimbo, ma il piazzamento è un quarto posto che lascia tanto amaro in bocca al marchigiano: prova un tentativo ai 2.31 e due ai 2.33, ma è respinto dalla sbarra. Quarta piazza, ma con assai meno rammarico, anche per Yeman Crippa nei 5000 metri: già bronzo sulla doppia distanza, l’azzurro è autore di un gran finale, ma non riesce a rimontare Morha Amdouni che chiude terzo. Primo e secondo posto, invece, per i fratelli norvegesi Jakob ed Henrik Ingebrigtsen.

Eccellente quinto posto per Daisy Osakue nel lancio del disco: ottimo il suo 59.32, a soli 40 cm dal suo primato personale. Grande delusione dalle staffette 4×400, in particolare quella femminile: Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot andavano a caccia di una medaglia e di un record nazionale alla portata, ma a deludere è proprio l’italo-cubana ultima frazionista, che fa precipitare la nazionale ad un inutile quinto posto dopo tre frazioni, in particolare quelle centrali, condotte alla grande. Non benissimo neppure la staffetta maschile: Edoardo Scotti, Michele Tricca, Davide Re, Matteo Galvan sono solo sesti.

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