Più forte di tutto e di tutti, degli avversari e di chi l’ha voluto fuori in questi due mesi: Gianni Moscon si prende una gran bella rivincita e, nel giorno che segna il suo ritorno alle corse dopo la discussa squalifica post Tour de France, si aggiudica con un’azione magistrale la Coppa Agostoni 2018, prova inaugurale del Trittico Lombardo. Il trentino del Team Sky batte in una volata a due l’estone Rein Taramae (Direct Energie) e lancia un chiaro messaggio a Davide Cassani.
Comincia il fitto calendario autunnale italiano e riprende l’appuntamento con la Ciclismo Cup con la Classica della Brianza, 199 km da Lissone a Lissone. Cresce ulteriormente il cast per quello che si configura come uno degli ultimi appuntamenti prima del Mondiale, per cui, tra le 27 squadre al via, compaiono anche 4 WorldTour e la nazionale italiana.
Cominciata la gara, dopo undici chilometri si assiste al primo allungo operato da Monaco (Nazionale Italiana), Quemener (Direct energie), Goldstein (Israel Cycling Academy), Feillu (Fortuneo Samsic), Muller (Nazionale Svizzera) e Mozzato (Dimension Data for Qhubeka), ma dopo alcuni minuti c’è il primo ricompattamento.
La fuga buona, invece, è quella che vede protagonisti Orrico (Vorarlberg Santic), Bussard (Nazionale Svizzera), Madrazo (Delko Marseille Provence KTM), Delaplace (Fortuneo Samsic), Kobernyak (Gazprom Rusvelo), Goldstein (Israel Academy), Gaburro e Bernardinetti (Amore & Vita Prodir), i quali acquisiscono un vantaggio superiore ai sei minuti, prima che le squadre di Serie A inizino a premere il piede sull’acceleratore.
Ma ai cinquanta chilometri alla fine, di fatto, esplode di già la corsa a causa del forcing da dietro di Damiano Caruso (Italia) e Gianni Moscon, due degli osservati speciali del ct della nazionale, che rientrano sui battistrada per poi lasciarli sul posto, col solo Madrazo capace di tenere duro e seguire la scia dei due azzurri, pur senza dare loro alcun cambio.
Va davvero forte il terzetto, che cerca di resistere fino alla fine e si presenta all’inizio dell’ultimo giro del circuito di Lissolo con venti secondi di vantaggio sugli immediati inseguitori. Tra questi spicca Rein Taramae, che attacca ed in un colpo solo si riporta sulla testa della corsa: Caruso e Madrazo mollano, mentre Moscon va a braccetto con l’estone.
Moscon e Taramae, dunque: sono loro a giocarsi il successo, con tutti gli altri tagliati fuori. Si studiano i due all’ultimo chilometro, ma Moscon è attento nel posizionarsi a ruota dell’avversario e, una volta lanciato lo sprint, ad infilarlo, alzando le braccia al cielo come segno di vittoria e di liberazione, oltreché fine di un periodo buio. Festeggia Moscon e festeggia anche Cassani, mentre al terzo e al quarto posto c’è un’altra coppia, quella formata da Enrico Gasparotto (Bahrain – Merida) e Luca Wackermann (Bardiani – Csf).
Ordine d’arrivo:
01 Gianni Moscon 1994 Italy Team Sky
02 Rein Taaramäe 1987 Estonia Direct Energie
03 Enrico Gasparotto 1982 Italy Bahrain – Merida
04 Luca Wackermann 1992 Italy Bardiani – CSF
05 Pierpaolo Ficara 1991 Italy Amore & Vita – Prodir
06 Davide Orrico 1990 Italy Vorarlberg – Santic
07 Anthony Delaplace 1989 France Team Fortuneo – Samsic
08 Marc Hirschi 1998 Switzerland Development Team Sunweb
09 Ivan Rovny 1987 Russia Gazprom – RusVelo
10 Francesco Gavazzi 1984 Italy Androni Giocattoli
Qui i video highlights della gara.