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Ginnastica artistica, Mondiali 2018: Biles immensa, quarto iride come nessuna!

Ginnastica artistica, Mondiali 2018: Biles immensa, quarto iride come nessuna!

I Campionati Mondiali di ginnastica artistica 2018 di scena a Doha entrano nel vivo e consacrano definitivamente una delle più grandi atlete di tutti i tempi: è Simon Biles, che per la quarta volta – primato nella storia di tale disciplina – si aggiudica la medaglia d’oro nell’all-round.

Si era fermata a tre titolo iridati la mitica Svetlana Khorkina, prima nelle edizioni del 1997, del 2001 e del 2003. La statunitense Simon Biles riesce a far meglio e, pur con due gravi errori a trave e volteggio, riesce a portare a casa una meritatissima medaglia d’oro, la quarta dopo i trionfi ad Anversa 2013, Nanning 2014 e Glasgow 2015, a cui era seguita la gloria olimpica a Rio 2016.

A soli 21 anni, la giovane nordamericana compie un altro capolavoro e, conquistando complessivamente il dodicesimo oro in carriera, diventa praticamente imbattibile per qualunque avversaria attuale. Nulla da fare, così, per la giapponese Mai Murakami, seconda, né per la campionessa uscente, l’altra statunitense Morgan Hurd, che va a cogliere il bronzo. In gara anche l’italiana Lara Mori, che chiude in ventiduesima posizione dopo aver commesso diversi errori nel corso delle rotazioni.

Con un colpo solo, Simon Biles stabilisce quattro primati: ai già ricordati dodici ori totali e quattro all-round, si aggiungono il maggior numero di ori individuali ai Mondiali (nove, a meno due dal record assoluto del bielorusso Vital Scherbo) e la vittoria con vantaggio più elevato sulla seconda classificata (1693 punti).

Biles che il giorno precedente aveva già messo in bacheca l’oro nella gara a squadre nonostante alcuni errori commessi: sono  171.629 i punti totalizzati dalla nazionale a stelle e strisce, mente sugli altri gradini del podio salgono Russia (162.863) e Cina (162.396).

Spazio anche per le gare a squadre e individuali degli uomini. A festeggiare nel primo caso è la Cina, che conquista l’undicesimo oro su tredici finali disputate e, con punteggio di 256.634, batte la Russia ferma a 256.585. Terzo posto per il Giappone con 253.744 punti. Nell’all-round, infine, gloria per il russo Artur Dalaloyan, che riesce a prevalere sul campione uscente, il cinese Xiao Ruoteng, grazie alla regola degli scarti, applicata per la prima volta a causa dello stesso punteggio con cui chiudono i due atleti (87.598). Bronzo all’altro russo Nikita Nagornyy (86.331).

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