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Catena Incatricchiata 2019 a Brambilla e Pasqualin

Catena Incatricchiata 2019 a Brambilla e Pasqualin

Giunge ad un nuovo appuntamento la Catena Incatricchiata, premio destinato annualmente ad un personaggio o un atleta che, nel momento topico di qualcosa, incappi in un increscioso impedimento che ne ostacola il risultato ormai ad un passo. A vincere l’edizione 2018 sono in due: il corridore Gianluca Brambilla e l’avvocato Claudio Pasqualin.

Per quanto concerne il primo, il momento topico è l’ultimo Giro dell’Emilia. “Brambillino”, in forza alla Trek – Segafredo, nei chilometri finali di corsa si lancia coraggiosamente in discesa per rincorrere il battistrada (poi vincitore) Alessandro De Marchi; ma a quel punto, quando l’inseguimento è quasi compiuto, una foratura lo mette Ko, costringendolo ad alzare bandiera bianca.

Per quel che riguarda il secondo, invece, premettiamo che Claudio Pasqualin è un noto personaggio televisivo e agente di vari calciatori (tra gli altri, Del Piero, Gattuso, Vialli e Giovinco), che è stato Presidente del Comitato per la candidatura di Vicenza ai Mondiali di ciclismo del 2020. Dopo cinque anni di duro lavoro, quando sembrava che la città veneta potesse spuntarla per organizzare la settimana iridata, ecco il colpo della sconfitta ricevuto dalla politica: l’Italia non è riuscita a trovare i soldi necessari per allestire l’appuntamento internazionale, così, proprio all’ultimo momento, è spuntata la candidatura a sorpresa di Aigle (Svizzera), che ha poi vinto l’assegnazione. “Abbiamo forato all’ultimo chilometro, dopo una fuga di cinque anni, a causa di un chiodino gettato lì dalla politica, era stato così il commento di un amareggiato Pasqualin.

Il Premio, che consiste in una vera “Catena Incatricchiata” (Campagnolo, Shimano o Sram) su tavolozza in legno, reca il cognome dell’atleta vincitore e viene artigianalmente prodotto in un unico esemplare da Bruno Valdisserra detto U Diablu. Non c’è alcun valore venale in merito al riconoscimento, ma vuole essere una sorta di risarcimento morale all’atleta che dopo immani fatiche e sacrifici deve fare i conti con la sfortuna, dal momento che, come scrisse Carlo Dossi nell’opera Note azzurre, “L’ultimo gradino della cattiva fortuna è il primo alla buona”.

Questo l’albo d’oro con i vincitori delle passate edizioni del premio:
2013 Alessandro Ballan
2014 Alessandro Petacchi
2015 Oscar Gatto
2016 Moreno Moser
2017 Riccardo Magrini

2018 Gianluca Brambilla e Claudio Pasqualin

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