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Giro d’Italia 2019, arriva il sì di Fabio Aru

Giro d’Italia 2019, arriva il sì di Fabio Aru

Reduce da una stagione a dir poco deludente, Fabio Aru scopre le carte sul suo 2019: il principale obiettivo sarà il 102° Giro d’Italia.

Nella Corsa Rosa è arrivato sul podio in due occasioni, arrivando ad un passo dalla vittoria in quel 2015 in cui ad imporsi fu Alberto Contador. Ora Fabio Aru, dopo aver vissuto un’annata quasi da incubo, alla ricerca di una forma che non è mai arrivata, fa il punto della situazione relativamente alla stagione che sta per cominciare.

Lo scalatore in forza alla UAE Team Emirates era inizialmente combattuto se partecipare al Giro d’Italia in cui, con tre cronometro individuali inserite nell’arco delle tre settimane, la vita non sarebbe certamente facile, oppure ad un Tour de France il cui percorso sembra più favorevole al sardo. Ma la scelta è ricaduta sul primo, dal momento che la corsa più amata dal popolo italiano è anche nel cuore del Cavaliere dei Quattro Mori, desideroso di rendere cara la pelle agli avversari.

«La prospettiva di partecipare al Giro d’Italia offre sempre grandissimi stimoli per uno scalatore e il fatto di essere italiano apporta una carica emozionale aggiuntiva – sono le parole del vincitore della Vuelta 2015, che si pone l’obiettivo di “ripagare sponsor, tifosi e organizzatori che mi hanno comunque sostenuto negli ultimi mesi”.

Per arrivare al top all’appuntamento collocato in calendario nel mese di maggio, il programma concordato con il suo staff prevede  il debutto al Challenge Mallorca previsto alla fine di gennaio in Spagna. A febbraio ci sarà la partecipazione alla Volta ao Algarve in Portogallo, mentre tra marzo e aprile sarà la volta della Volta a Catalunya ancora in Spagna. Tre sole corse, dunque, più un ritiro in altura in Colorado prima della Grande Partenza per Bologna.

Fabio Aru si aggiunge alla già folta schiera di partenti al Giro d’Italia 2019: tra loro, Vincenzo Nibali, Tom Dumoulin, Simon Yates, Mikel Landa, Egan Bernal e Alejandro Valverde.

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