Un outsider fa saltare il banco: il Trofeo Laigueglia 2019, Classica d’apertura del calendario italiano, se lo aggiudica Simone Velasco al termine di un’azione magistrale. L’atleta in forza alla Neri Sottoli – Selle Italia corona una lunga fuga cominciata a cinquanta chilometri al traguardo andando a centrare una magnifica vittoria ai danni di tanti corridori maggiormente accreditati alla vigilia.
Dalla Liguria, via alla nuova edizione della Ciclismo Cup, che quest’anno, allo stato attuale, non assegnerà la tanto agognata wild card per il prossimo Giro d’Italia. Ma le classiche italiane, Laigueglia in testa, sono corse ambite e per questo è caccia ad una vittoria che vuol dire tanto ad inizio stagione.
Sono 203 i chilometri da percorrere per la gara organizzata da Adriano Amici, che vede la partecipazione di due WorldTour, otto Professional, nove Continental e la nazionale italiana. Si parte subito con la fuga composta da Jonas Aaen (Riwal Readynez Cycling Team), Michel Piccot (Biesse Carrera), Giulio Masotto (Team Colpack), Eugeny Kobernyak (Gazprom), Andrea Ferrari (Iseo Serrature-Rime-Carnovali), Federico Burchio (D’Amico-Um-Tools) e Emanuele Amadio (Cycling Team Friuli).
La situazione cambia velocemente quando, sulla Colla Micheri, nel tradizionale circuito finale, attacca Simone Velasco (Neri – Selle Italia): la strada all’arrivo è ancora lunghissima, eppure niente sembra far paura all’attaccante, il quale, ripresi tutti i battistrada, allunga ulteriormente lasciandosi dietro un gruppetto contenente Kilyan Frankiny (Groupama – FDJ), Giulio Ciccone (Italia) e Francesco Gavazzi (Androni – Sidermec).
Velasco è scatenato e non teme il ritorno dei rivali: la condizione che lo supporta è notevole e così il ventitreenne bolognese arriva ai meno cinquemila metri alla conclusione con un vantaggio superiore al mezzo minuto. Così arriva l’impresa: Velasco conquista una grandissima vittoria, la prima nella sua breve carriera da professionista. In lacrime dopo il traguardo, dedica il successo a chi ha creduto in lui e in particolar modo ai familiari. Una bella prova anche della sua squadra, esclusa eccellente al prossimo Giro d’Italia.
Secondo posto per Nicola Bagioli della Nippo Vini Fantini Faizané, che vince la volata dei battuti, giunti a 42″, davanti a Matteo Sobrero della Dimension Data for Qhubeka e a Francesco Gavazzi. Sesto Giulio Ciccone, che a lungo ha tentato in solitaria l’inseguimento a Velasco.
Ordine d’arrivo:
1 VELASCO Simone Neri Sottoli – Selle Italia – KTM 200 125 5:10:21
2 BAGIOLI Nicola Nippo Vini Fantini Faizanè 150 85 0:42
3 SOBRERO Matteo Italy 125 60 ,,
4 GAVAZZI Francesco Androni Giocattoli – Sidermec 100 50 ,,
5 PETERS Nans AG2R La Mondiale 85 45 ,,
6 CICCONE Giulio Italy 70 40 ,,
7 FRANKINY Kilian Groupama – FDJ 60 35 ,,
8 ARSLANOV Ildar Gazprom-RusVelo 50 30 ,,
9 BIDARD François AG2R La Mondiale 40 26 ,,
10 CIMOLAI Davide Israel Cycling Academy 35 22 1:18
11 VISCONTI Giovanni Neri Sottoli – Selle Italia – KTM 30 20 ,,
12 SBARAGLI Kristian Israel Cycling Academy 25 18 ,,
13 HARDY Romain Team Arkéa Samsic 20 16 ,,
14 ROVNY Ivan Gazprom-RusVelo 15 14 ,,
15 CANOLA Marco Nippo Vini Fantini Faizanè 10 12 ,,
16 MARTINELLI Ivan D’Amico – UM Tools 5 10 ,,
17 BOTTA Davide Team Colpack 5 9 ,,
18 GABBURO Davide Neri Sottoli – Selle Italia – KTM 5 8 ,,
19 NYCH Artem Gazprom-RusVelo 5 7 ,,
20 CATTANEO Mattia Androni Giocattoli – Sidermec 5 6 ,,