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Liegi-Bastogne-Liegi 2019, dominio di Fuglsang. Secondo Formolo

Ha cercato costantemente la vittoria all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, l’ha trovata nella più importante prova del trittico delle Ardenne: Jakub Fuglsang (Astana) vince meritatamente la Liegi-Bastogne-Liegi 2019 con un assolo cominciato sulla Roche aux Faucons e completato a braccia alzate sulla linea del traguardo. Secondo posto per un grande Davide Formolo (Bora Hansgrohe), ultimo ad arrendersi allo strapotere del danese.

La 105^ edizione della Doyenne si corre sotto la pioggia battente: il meteo non aiuta i corridori e costituisce un ulteriore ostacolo da superare lungo i 257 km caratterizzati da undici cotes e da un finale ridisegnato che non avrà più protagonista la collina di Ans, bensì la stessa città di Liegi.

Che non sia una giornata facile lo dimostra il fatto che, dietro ai sette corridori facenti parte della fuga iniziale partita dopo pochi chilometri – Julien Bernard (Trek-Segafredo), Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ), Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), Jérémy Maison (Arkéa-Samsic), Kevin Deltombe (Sport Vlaanderen Baloise) e Mathijs Paaschens (Wallonie Bruxelles) – non mancano i ritiri eccellenti, a partire da Daniel Martin (UAE Team Emirates) fino al protagonista indiscusso dell’ultimo decennio, vale a dire il campione del mondo in carica Alejandro Valverde (Movistar).

Ripresi i battistrada quando all’arrivo mancano ancora settanta chilometri, ci provano una serie di altri atleti a fuoriuscire dal gruppo: si tratta di Michal Albasini (Mitchelton Scott), David De La Cruz (Team Sky), Winner Anacona e Carlos Verona (Movistar), Bjorn Lambrecht (Lotto Soudal), Alessandro De Marchi (CCC), Damiano Caruso (Bahrain Merida), Benoit Cosnefroy (Ag2R La Mondiale), Tanel Kangert (EF Drapac) e Omar Fraile (Astana).

La composizione è davvero interessante, ma di questi è il solo estone a tener duro sulla Redoute e proseguire in testa fino alla Cote des Fonges, quando viene raggiunto da Tim Wellens (Lotto Soudal), Daryl Impey (Mitchelton Scott) e Patrick Konrad (Bora Hansgrohe). Giunti sull’ultima asperità, la Roche au Faucons, il gruppo esplode grazie a Jakub Fuglsang (Astana), che accelera e a resistergli sono i soli Davide Formolo (Bora Hansgrohe) e Michael Woods (EF Drapac).

In seguito perdono contatto prima il canadese, poi l’italiano, così il danese continua il suo forcing verso il traguardo e transita ai meno dieci con un vantaggio di venti secondi sul veneto e 35″ su un altro quartetto comprendente anche Vincenzo Nibali (Bahrain Merida). Ma stavolta nessuno può fermare l’uomo solo al comando: aveva dimostrato di essere il più in forma nel corso dell’ultima settimana, ma non aveva raccolto quanto avrebbe meritato, ora Jakub Fuglsang può finalmente festeggiare la conquista di una Classica-Monumento, ultimo atto della Campagna del Nord.

Ottima la seconda piazza di Formolo, che chiude a 27″, mentre a completare il podio c’è un compagno di squadra di quest’ultimo, Maximilian Schachmann, primo nella volata dei battuti tra cui figura anche Nibali, ottavo. A mani vuote Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick Step), giunto ancora più indietro.

Ordine d’arrivo:

1 FUGLSANG Jakob Astana Pro Team 500 275 6:37:37
2 FORMOLO Davide BORA – hansgrohe 400 200 0:27
3 SCHACHMANN Maximilian BORA – hansgrohe 325 150 0:57
4 YATES Adam Mitchelton-Scott 275 120 ,,
5 WOODS Michael EF Education First 225 100 ,,
6 GAUDU David Groupama – FDJ 175 90 ,,
7 LANDA Mikel Movistar Team 150 80 ,,
8 NIBALI Vincenzo Bahrain Merida 125 70 1:00
9 TEUNS Dylan Bahrain Merida 100 60 1:05
10 POELS Wout Team Sky 85 50 1:26

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