Il Manchester City rischia di non poter disputare la prossima Champions League.
Il quotidiano inglese “Daily Mirror” afferma che il City sta per opporsi alle sanzioni inflitte dall’UEFA, che ha sanzionato la squadra inglese per aver violato le regole sul fair play finanziario, tanto voluto da Platini. La multa inflitta al club è di 60 milioni di euro, la riduzione a 21 giocatori nelle liste Champions ed l’obbligo di non superare il tetto salariale attuale.
Il Manchester City non ha gradito le disposizione della’Uefa, ma rischia l’esclusione dalla prossima Champions League. Questa mazzata giunge alla vigilia di una settimana fondamentale per il City di Aguero e compagni, poiché il club allenato da Pellegrini dovrà disputare due partite importantissime per mettere la quinta e superare il Liverpool, tentando di conquistare il quarto titolo della sua storia.
Non conseguire questo risultato causerebbe un serio mal di pancia al proprietario del club, lo sceicco Mansour, che non sta gradendo i deludenti risultati delle ultime stagioni. Troppi fallimenti e troppi obiettivi mancati, adesso ci si mette anche l’Uefa con le sue sanzioni e gli obblighi sui tetti salariali.
Non poter disputare la prossima Champions League significherebbe non solo perdere soldi, manche prestigio a livello internazionale. L’applicazione del Fair Play finanziario sta mietendo le prime “vittime” fra i club più ricchi e rappresentativi di mezza Europa. Platini vuole a tutti i costi che vengano rispettati i parametri con i quali sia possibile dare le stesse possibilità a tutti i club, al fine di non creare eccessivi squilibri economici che si riflettono nei campionati europei.