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Nuoto, Mondiali 2019: Pilato superlativa, Paltrinieri abdica

Nuoto, Mondiali 2019: Pilato superlativa, Paltrinieri abdica

L’ultima giornata dei Campionati Mondiali di nuoto 2019 di scena a Gwangju regala due ulteriori medaglie alla nazionale italiana: Gregorio Paltrinieri si accontenta del bronzo nei 1500 sl, mentre nei 50 rana donne arriva l’argento di una nuova stella, Benedetta Pilato.

Ora possiamo dirlo: è nata una nuova stella nel panorama natatorio internazionale. È italiana e si chiama Benedetta Pilato, in grado a soli 14 anni di vincere la medaglia d’argento iridata nella finale dei 50 rana donne.

Una gara prodigiosa, quella dell’azzurrina, capace di tenere testa alla primatista Lilly King e di arrendersi a lei per pochi centesimi: la statunitense tocca per prima in 29.84, mentre per Pilato sono 30 secondi netti. E lo scoppio in lacrime al termine della sfida è l’immagine di questo Mondiale. La russa Yulia Efimova si prende il bronzo, mentre c’è il quinto tempo per Martina Carraro (30.49).

Amaro in bocca per i 1500 stile libero, dove Gregorio Paltrinieri, reduce da due ori consecutivi nelle precedenti rassegne, non va oltre il bronzo. Prova a fare gara di testa, ma non stacca i due contendenti Florna Wellbrock e Mikhail Romanchuk e, in occasione dello sprint finale, viene infilato da entrambi.

Il tedesco vince in 14’36″54 e scrive a suo modo la storia perché è il primo uomo ad aggiudicarsi la gara regina del fondo, la 10 km, nonché la più lunga in vasca. L’ucraino è argento in 14’37″63, mentre il campione uscente segna 14’38″75, ammettendo a fine gara di essere arrivato “morto” e non ancora pronto per due settimane intense di sfide. Sesto posto per l’altro italiano Domenico Acerenza (14’02″05).

La giornata è cominciata con l’equilibratissima gara dei 50 dorso uomini vinta dal sudafricano Waddel in 24″43 davanti ai due russi Rylov in 24″49 e Kolesnikov (25″51). Nonostante un finale tutt’altro che forte, il giapponese Daiya Seto riesce a confermarsi nei 400 misti fermando il tempo su 4’08″95, mentre al femminile continua l’impero dell’ungherese Katinka Hosszu, prima in 4.30.34. Dopo la vittoria nei 100 stile libero, la statunitense Simone Manuel concede il bis vincendo la distanza più breve in 24.05.

A chiudere la Kermesse di Gwangju 2019, le staffette miste: in quella maschile si impone a sorpresa la Gran Bretagna sugli Stati Uniti, ma la nazionale nordamericana si riscatta in quella femminile con un grande record del mondo in 3.50.40 (primato anche per la dorsista Regan Smith in prima frazione nuotata in 57″57); le italiane sono quarte con il record italiano di 3.56.50.

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