Si concludono con un quinto posto nel medagliere i Campionati Mondiali di ciclismo su pista 2020 per la nazionale italiana.
Il bilancio complessivo è positivo se lo si legge in ottica Tokyo 2020, appuntamento clou di quest’anno: nel corso delle cinque giornate di gare, sono state portate a casa sei medaglie, di cui una d’oro, condite da un record del mondo e sei record italiani.
Inutile sottolineare come il faro della spedizione sia stato Filippo Ganna. L’alfiere piemontese del Team Ineos è ormai una certezza del movimento azzurro e il quarto titolo iridato nell’inseguimento individuale, con tanto di sensazionale primato mondiale, ne è la conferma.
Lo stesso è stato inoltre decisivo nel quartetto per portare a casa un argento (con un altro tempo superlativo) alle spalle dei per ora più forti danesi. Chissà che in Giappone, magari, i ruoli possano anche invertirsi.
Ha deluso, invece, il capitano Elia Viviani. Non al top della forma, il veronese si è presentato a Berlino con pochi giorni nelle gambe ed un infortunio patito circa un mese fa in Australia: l’obiettivo, dunque, è quello di farsi trovare pronto per la manifestazione a cinque cerchi.
Nel settore femminile, invece, da evidenziare la bontà del Mondiale interpretato da Miriam Vece, autrice di due record italiani nella velocità, disciplina in cui l’Italia sta provando a recuperare il gap da altre nazioni.
Di seguito tutte le medaglie azzurre:
Oro inseguimento individuale – Filippo Ganna e record del mondo in 4’01”934
Argento Scratch Uomini – Simone Consonni
Argento Omnium Donne – Letizia Paternoster
Bronzo Inseguimento a squadre Uomini – Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e il giovane Milan, Michele Scartezzini (record italiano nonché seconda prestazione mondiale di sempre in 3’46”513)
Bronzo 500 MT Donne – Miriam Vece
Bronzo Madison Donne – Elisa Balsamo e Letizia Paternoster
Ora, il medagliere finale vinto dall’Olanda su Germania, Stati Uniti e Danimarca.