La seconda settimana del Giro d’Italia 2021 continua a scandagliare l’appennino e un momento chiave è rappresentato dalla 12^ tappa, in programma giovedì 20 maggio, da Siena a Bagno di Romagna.
Dopo lo spettacolo di Montalcino, concluso con la vittoria di Mauro Schmid e soprattutto con la prova di forza di Egan Bernal, ecco a tutti gli effetti un tappone di montagna che non sempre ha da invidiare a quelli alpini: finalmente si superano i 200 km (sono 212 per l’esattezza) e si superano ben 4000 metri di dislivello.
E non sono soltanto le salite a creare difficoltà – quattro i Gran Premi della Montagna segnalati, nessuno dei quali di prima categoria – quanto il fatto che la pianura è praticamente assente e sono disseminati qua e là svariati strappi.
Si parte da Siena e si attraversa il Chianti fino a Firenze, passando per Ponte a Ema (ricordando Gino Bartali) e Sesto Fiorentino (ricordando Alfredo Martini).
Poi ecco le salite: Monte Morello (7.6 km al 6.6%, con punte oltre il 15%), il Passo della Consuma (17.1 km al 5.7%), il Passo della Calla (15.3 km al 5.5%) e infine il Passo del Carnaio (10.8 km al 5.3%, ma con tratti al 14%).
Dopo quest’ultima asperità, discesa impegnativa fino ai 5 km all’arrivo, quando si va in falsopiano e si sale fino ai 3500 m all’arrivo (pianeggianti) nel paese di San Mauro, reso famoso dal poeta Giovanni Pascoli.
Il pensiero sarà già allo Zoncolan previsto dopo due giorni, ma qui i contendenti alla maglia rosa non possono nascondersi.
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