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Giro d’Italia Giovani Under 23 2021, il percorso (con altimetrie e planimetrie) e la guida tv

Giro d’Italia Giovani Under 23 2021, il percorso (con altimetrie e planimetrie) e la guida tv

Torna puntuale il Giro d’Italia Under 23 2021: dal 3 al 12 giugno i migliori prospetti internazionale del panorama giovanile si sfideranno sulle strade del nostro Paese per succede nell’albo d’oro a Thomas Pidcock, ultimo vincitore e già protagonista tra i professionisti.

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Il Giro d’Italia Giovani non sarà trasmesso in diretta tv, bensì in differita su Rai Sport: la prima tappa sarà trasmessa alle ore 20; la seconda e la terza alle ore 16.45; la quarta, la quinta e la sesta alle ore 18; la settima alle 16.15; l’ottava e la nona alle 17.45.

L’edizione del 2021, organizzata nuovamente dalla Nuova Ciclistica Placci, consta di 10 tappe adatte ad ogni tipologia di corridori: ci sono 4 arrivi in salita, una cronometro molto lunga e tecnica, frazioni mosse. In totale, 1324 km da percorrere e 18450 metri di dislivello da scalare. Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli-Venezia-Giulia le cinque regioni attraversate dalla corsa.

Il Giro U23, quest’anno eccezionalmente aperto agli U24, comincia con una frazione che parte da Cesenatico, città natale di Marco Pantani, e arriva a Riccione: Sogliano al Rubicone e Monte Oliva sono i due GPM di terza categoria, ma il finale è abbastanza morbido e potrebbe favorire uno sprint di gruppo (non compatto).

Riccione-Imola è la seconda tappa: prima parte interamente pianeggiante, ma nel finale si entra nel circuito che ha ospitato gli ultimi Mondiali dei professionisti, con le salite di Monticino e Cima Gallisterna, prima degli ultimi chilometri in discesa.

Frazione molto mossa nella parte centrale è la terza, con le salite di Polenta e Pieve di Rivoschio di 3^ cat., quella di Ciola (2^ cat.) e soprattutto Barbotto (1^ cat.). Ma dalla cima mancano ancora 40 km, con tanta discesa, qualche saliscendi e finale in pianura.

Si prosegue con la quarta tappa, una cronometro individuale di 25 km completamente pianeggiante, in cui gli specialisti potranno dire la loro. Il quinto giorno, invece, c’è l’appennino romagnolo sulla strada che porta a Sestola: i due GPM ravvicinati nel finale di Poggio Raso e Colle Passerina potranno creare i primi veri distacchi tra gli scalatori.

Il Selvino (2^ cat.), a venti chilometri al traguardo, è il principale ostacolo verso San Pellegrino Terme, dove si conclude, in discesa, la sesta frazione. Arrivo in salita nella settima tappa: dopo aver affrontato i GPM di 2^ cat di Monastero e Triangia, si sale verso il lunghissimo Campo Moro, a quota 2020 metri di altitudine.

Da Aprica parte l’ottava tappa con il classico Passo del Tonale subito in avvio, seguito da tanta discesa e poi il finale ancora in quota verso Andalo, dove si offrirà ancora un’occasione agli scalatori per fare la differenza.

E l’ultimo giorno per fare la differenza è il nono: dopo la partenza da Cavalese, subito il Passo Valles (1^cat.), poi una fase centrale più tranquilla e nel finale la doppia scalata al prima categoria di Nevegal, dove è posto anche il traguardo.

Il gran finale strizza l’occhio ai velocisti: la San Vito al Tagliamento – Castelfranco Veneto presenta una parte centrale un po’ mossa, poi è tutta passerella per il trionfatore del Giro baby.

Di seguito, la planimetria generale e tutti i profili tecnici di ogni tappa: altimetria, planimetria e cronotabella.






























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