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Ciclismo, Cassani lascia la guida dell’Italia a fine anno: svolgerà altri incarichi in Federazione

Ciclismo, Cassani lascia la guida dell’Italia a fine anno: svolgerà altri incarichi in Federazione

Le strade tra Davide Cassani e la Federazione Ciclistica Italiana non si separano: pur confermando il tanto ventilato addio da commissario tecnico della nazionale della strada, il romagnolo rimarrà in federazione con altri incarichi.

Si chiude con un compromesso che fa felici tutti una vicenda che va avanti da settimane, se non mesi, con colpi di scena più o meno eclatanti. Che il nuovo Presidente Cordiano Dagnoni avesse in mente di sostituire il ct al termine dell’anno in corso non era una novità e dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020 si pensava potesse troncarsi immediatamente il loro rapporto.

Personaggio troppo ingombrante per il ciclismo, dall’alto della sua competenza tattica e della capacità di leggere le corse, nonché ambasciatore a tutto tondo delle due ruote, Cassani aveva pagato lo scotto di ritrovarsi in un’epoca senza campioni, nella quale è stato comunque in grado di portare a casa tre campionati europei consecutivi e un Mondiale con Ganna.

E dopo l’ennesima debacle nella prove in linea olimpica, i detrattori hanno colto l’occasione per imputargli le scelte sui convocati e il rendimento degli azzurri sulle strade nipponiche. Quel ritorno anzitempo in Italia, poi, senza neppure attendere i trionfi della pista, lasciava prefigurare un addio burrascoso.

Ma così non sarà. Cassani rimarrà ct per i prossimi Europei di Trento e Mondiali nelle Fiandre e, dal 30 settembre, lascerà il suo incarico, per dedicarsi ad un nuovo ruolo che non sarà più tecnico (diventerà uomo immagine e consigliere personale del presidente, forse anche direttore dell’attività giovanile).

A questo punto, circolano i nomi per la sua successione. Da mesi l’indiziato principale sembrava essere Beppe Martinelli, colui che più di tutti ha costruito trionfi dall’ammiraglia (seguendo le gesta dei vari Pantani, Contador, Nibali, solo per citarne qualcuno).

Nelle ultime settimane si erano alzate le quotazioni di Davide Bramati, allo stato attuale il numero uno dei ds: pur non lasciando l’incarico alla Deceuninck-Quick Step, potrebbe abbracciare la causa azzurra part-time. Infine, il nome dell’ultima ora è quello di Maurizio Fondriest, che però dovrebbe slegarsi dalla sua attività di procuratore di diversi corridori.

Staremo a vedere ciò che accadrà.

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