Le scelte del ct dell’Italia Cesare Prandelli hanno sollevato molte polemiche, soprattutto per quanto concerne l’applicazione del codice etico e la scelta di non convocare Domenico Criscito.
Domenico Criscito è stato ancora una volta escluso dalle scelte del ct Prandelli che non lo ha inserito nella rosa dei 30 pre-convocati in vista dei Mondiali 2014 in Brasile. Il difensore ha appreso le convocazioni tramite la sua televisione a ha commentato su Facebook la sua esclusione definendosi amareggiato. Il terzino dello Zenit non sarà quindi in Brasile, scelta molto contestata da parecchi tifosi a Prandelli, reo di aver preferito al calciatore Maggio, in condizioni fisiche ancora precarie.
Prandelli ha deciso di non convocare Domenico Criscito, scelta sicuramente a sorpresa dopo quello che successe negli scorsi Europei, quando era appena scoppiato lo scandalo calcioscommesse e il terzino dello Zenit, indagato, fu costretto a lasciare il ritiro. Già a quei tempi sembrò strano che il codice etico dovesse valere soltanto per Criscito e non per Bonucci, anche lui sotto indagine per calcioscommesse. Criscito è poi uscito pulito dalla vicenda, ma Prandelli, probabilmente per scelta tecnica, ha deciso di fare a meno di lui.
Altrettanto discutibile è la scelta di Prandelli di convocare Giorgio Chiellini, resosi protagonista domenica scorsa di un gesto anti sportivo quando ha rifilato una gomitata ad un avversario durante Roma – Juventus, evento che ha provocato quattro giornate di squalifica al difensore della Juventus. Ebbene, niente codice etico questa volta, secondo Prandelli il gesto di Chiellini non era infatti violento.
I tifosi chiedono al ct a gran voce di ritirare il cosiddetto codice etico visto che la sua applicazione è piuttosto arbitraria e che i suoi principi valgono soltanto per i calciatori non indispensabili al gioco della Nazionale.