L’associazione dei calciatori professionisti brasiliani, chiamata più semplicemente assocalciatori o con l’acronimo Fenapaf, sta suscitando alcune polemiche di rilievo in merito ad una poco saggia scelta della Fifa, ente organizzativo dei Mondiali di calcio 2014 di Brasile.
Infatti, la Fenapaf ha criticato la decisione della Fifa di far giocare alcuni match dei Mondiali alle ore 13, un orario che per la maggioranza delle persone e dei calciatori è dichiaratamente troppo caldo, ed ha pertanto affermato che presenterà un esposto contro tale decisione della Fifa al tribunale di San Paolo.
Lo ha comunicato la Fenapaf stessa, che intende fissare una udienza per lunedì prossimo al fine di proporre lo spostamento tutti gli incontri alle 17, orario meno caldo: sono ben 24 le partite incriminate che l’associazione intende spostare.
L’associazione non ha torto, dal momento che i Mondiali 2014 di Brasile cominceranno il 12 di giugno con la partita di esordio tra Brasile e Croazia, proprio in piena estate, e le temperature saranno davvero molto alte.
Il legale dell’assocalciatori brasiliana, Eduardo Novaes, ha spiegato che la Fenapaf non vuole portare avanti un semplice capriccio, anzi: l’associazione ha effettuato uno studio sulle temperature a Brasilia, Manaus, Fortaleza e San Paolo, e nella maggioranza casi studiati le temperature stesse superavano i 40 gradi. Si tratta pertanto di un grande rischio per i calciatori, secondo quanto affermato dal medico Turibio Leite Barros, che ha eseguito i test dettagliati su calciatori professionisti.
Si ricorda che Manaus sarà proprio la città dove esordiranno cari azzurri che dovranno affrontare un caldo torrenziale il 14 di giugno con la partita in opposizione alla squadra dell’Inghilterra.
Il presidente della Fenapaf, una volta portiere Rinaldo Martorelli, ha comunicato ufficialmente di aver spedito i risultati dello studio alla Fifa nel lontano mese di ottobre 2012, ma di non aver ottenuto una risposta.