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Mondiali Brasile 2014: Violenza minorile, bambine sulla strada

Vicino Recife, Nordest del Brasile, in un vicolo i bambini giocano camminando con in bocca una bottiglia di plastica vuota: quello che sembra un gioco, è una dura realtà. Da quella bottiglia stanno aspirando colla, la droga economica, per dimenticare il tremendo ricordo di chi li ha acquistati per pochi dollari e ha abusato di loro in un motel nelle vicinanze.

I volontari di Shores Of Grace, un aorganizzazione che fa volontariato tra le vittime di prostituzione e abusi sessuali, hanno trovato alcune bambine che abitano nella loro casa famiglia.

Secondo i dati del National Forum For the Prevention Of Child Labor, sono circa mezzo milione di minori obbligati a prostituirsi, e si pensa che con l’avvento dei Mondiali 2014 di Brasile il numero aumenti ancora di più: Luke Billman, uno dei fondatori dell’associazione, ha dichiarato che fino a quando il governo non punirà i colpevoli, la situazione non migliorerà affatto.

Le erperienze sono numerose, tra cui spicca quella di Julia, che ha 12 anni, ed è con la casa famiglia da 7 mesi: la ragazzina non riesce a guardare nessuno negli occhi ed è triste perché il tribunale vorrebbe tornare nella sua famiglia di origine, nelle favelas. Purtroppo, i fratelli hanno venduto lei e le sue sorelle a protettori, al fine di violenza e di fare sesso per un minimo guadagno con turisti stranieri.

Un tribunale ha addirittura stabilito che fare sesso con una bambina di 12 anni non è necessariamente un reato: si tratta di una sentenza pericolosissima. Una di loro è anche incinta di una bambina.

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