L’attaccante di Frattamaggiore ieri è stato intervistato dal ritiro dell’Italia di Mangaratiba ed ha rilasciato delle dichiarazioni molto interessanti tra cui il ringraziamento al tecnico boemo.
Domenica sera nell’amichevole contro la Fluminense Insigne è stato senza dubbio il protagonista insieme ad Immobile di tutta la partita. Due giovanotti con tanta voglia di correre e di fare bene ma soprattutto disposti a tutto pur di avere una maglia da titolare proprio come disse Insigne subito dopo la partita che se Prandelli vorrà lui giocherà anche in porta.
Nell’intervista Insigne dichiara che quando arrivò al ritiro di Coverciano sapeva che gran parte dei compagni di reparto avevano segnato molti più gol e che quindi una sua convocazione sarebbe stata difficile. Ma Insigne non ha mollato ha continuato a lottare e a provarci ed alla fine è arrivato il premio di Prandelli lasciando a casa Rossi e Destro.
Proprio riguardo la delusione dei due attaccanti non convocati Insigne non vuole esprimersi ma dice di essere concentrato soltanto sul suo lavoro in modo tale che Prandelli non si penta della sua scelta. L’intesa di domenica sera con Ciro Immobile ha creato sicuramente dei grattacapi al mister Prandelli che adesso avrà più difficoltà a scegliere i titolari in attacco.
Ma Insigne ci tiene a sottolineare che sia lui che Immobile sono lì grazie ad una persona, un allenatore che per lui è stato come un secondo padre, Zdenek Zeman, il boemo che li ha lanciati entrambi a Pescara insieme anche a Verratti e che li ha portati ad essere quelli che sono ora. Per Insigne i movimenti insegnati da Zeman rimarranno nella loro testa per sempre per questo motivo tra i due ora basta un semplice sguardo per capirsi ma forse i due potrebbero giocare anche bendati, farebbero lo stesso tanti gol.