Nelle ultime ore la Nazionale italiana allenata dal commissario tecnico Cesare Prandelli è atterrata a Manaus, e precisamente alle 14 ora locale, e alle 20 italiane: pertanto, è come se l’Italia con questa azione si fosse slanciata verso l’esordio mondiale.
Quando gli Azzurri parlano del contesto che ospiterà la partita tra Inghilterra e Italia, è molto facile sentire la parola inferno nei loro discorsi, dal momento che il terreno di gioco su cui andranno a giocare ha delle zolle traditrici, l’umidità sarà di poco inferiore al 100%, la temperatura sarà sopra i 30 gradi e come se non bastasse, oltre al micidiale traffico, c’è anche un notevole rischio malattie per i fisici più cagionevoli.
Prandelli, comunque, aveva tutto in mente: infatti già dal sorteggio era consapevole che sarebbe andato a giocare a Manaus, un inferno per i calciatori, e pertanto ha preso tutte le dovute contromisure, come ad esempio la creazione di un ambiente molto simile alla suddetta città a Coverciano.
Il clima è quindi diventato un fattore che non dovrà assolutamente preoccupare il celebre commissario tecnico Prandelli, che ha curato l’aspetto atletico per davvero diversi mesi.
Forse, cioè che più conta sono i diversi giocatori indisponibili per la sfida di domani a mezzanotte: ma purtroppo, per quelli più di tanto non si può fare.
Per quanto riguarda invece la partita che si giocherà contro il team di Rooney, nessuno riesce a fare dei pronostici: lo si scoprirà tutto domani sera alle ore 12 di notte al celebre inferno di Manaus, la alquanto nota Arena Amazonia.