Italia di fronte al bivio fondamentale per la continuazione dell’avventura in Brasile. La nazionale azzurra è passata dall’umidità di Manaus, a quella di Recife. L’Italia è giunta ieri nella città che ospiterà il match contro il Costa Rica, spostandosi di 2800 km a est dalla sua sede del ritiro.
In caso di vittoria, gli azzurri staccherebbero virtualmente il biglietto per gli ottavi di finale. Il c.t. Prandelli non ha in mente particolari novità, ma vuole solo valutare l’impiego di Buffon al posto di Sirigu e l’ingresso di Abate sistemato sulla fascia in difesa, che consentirà a Chiellini di tornare al centro della difesa, con il deludente Paletta che accomoderà in panchina.
Alla fine dell’allenamento di ieri, Barzagli si è sottoposto a terapie conservative per combattere la fastidiosa tendinopatia che lo affligge da mesi. Dovrebbe farcela oggi a recuperare pienamente, ma Prandelli aspetterà fino al’ultimo. A centrocampo confermata la presenza di Thiago Motta, che sostituirà il compagno di squadra del Paris Saint Germain Verratti.
L’attacco è stato ampiamente confermato dal ct azzurro con Candreva e Marchisio a sostegno di Balotelli e Immobile pronto a subentrare. Cassano starà ancora in panchina, ma non è escluso che possa fare il suo esordio mondiale per conferire più brillantezza al gioco.
L’allenatore della Costa Rica, Pinto, consapevole dei limiti dei suoi nell’impostazione delle manovre offensive, schiererà un 5-4-1 tutto votato in difesa, un modulo però pronto a mettere in pratica metamorfosi tattiche con le ripartenze.
Per quanto riguarda gli undici titolari del Costa Rica, viene confermato tutto lo spiegamento provato già con l’Uruguay, poiché ha dato enormi garanzie al ct de Costa Rica.