Gianluca Zambrotta, il comasco campione del mondo grazie ai Mondiali di Germania 2006, che al momento è commissario tecnico del Chiasso, nella serata di ieri sera è stato ospite della trasmissione “Processo ai Mondiali” su Rai 1.
In questa occasione ha fatto alcune affermazioni circa la indecente eliminazione della squadra azzurra a causa di un netto errore arbitrale, e del fatto che non è riuscita nemmeno a superare la fase dei gironi di qualificazione ai Mondiali 2014 di Brasile per passare agli ottavi di finale.
Zambrotta è a conoscenza che Cesare Prandelli, attuale commissario tecnico della nazionale italiana, ancora per poco, ha dato le sue dimissioni, e pertanto ha parlato del futuro della squadra, dialogando circa il suo allenatore idele dopo Prandelli.
Il difensore Zambrotta ha detto che il suo pensiero va a tecnici con buona esperienza internazionale, come ad esempio quelli che hanno fatto la storia di grandi squadre, ossia Roberto Mancini o Luciano Spalletti: eppure, se deve dire un nome, afferma senza dubbio Fabio Capello, dal momento che l’ha avuto come allenatore e crede sia l’uomo giusto per ricominciare da una nazionale distrutta.
Zambrotta ha ammesso che ai Mondiali di Sud Africa nel 2010 la squadra avevamo fatto peggio, dal momento che non erano neanche riusciti a vincere: quella eliminazione infatti sballò i piani di tutti, decretando la fine di un ciclo.
Da dire è che con Cesare Prandelli sono arrivati discreti risultati agli Europei e alla Confederation Cup, eppure questi Mondiali non hanno dato quanto sperato, anche se erano cominciati bene, con la vittoria con l’Inghilterra.
Ha infine manifestato la sua amarezza nel vedere negli ottavi la sfida tra Costa Rica e Grecia, e nessuna Italia contro la Colombia.