Sofiane Feghouli, giocatore della nazionale algerina, intende spronare al massimo i suoi compagni di squadra al fine di giocare al meglio l’ultima sfida in vista della fine del girone conclusivo dei Mondiali 2014 di Brasile.
Feghouli grazie alle sue parole, e non solo ai fatti in mezzo al campo, ha dimostrato di essere il punto di riferimento dell’Algeria, che è pronta a entrare nella storia: sarebbe infatti la prima volta che riesce a superare il primo turno di una fase finale dei Mondiali.
Non si tratta di un traguardo lontano, dal momento che ha ottenuto tre punti dopo la vittoria sulla Corea del Sud: la nazionale algerina, comunque, dovrà sfidare domani la Russia nell’ultima sfida del girone: avrà due risultati utili a disposizione, come l’Italia, e infatti passerà in caso di vittoria o di pareggio.
Comunque, come diceva anche Prandelli prima della sfida contro l’Uruguay, Feghouli ha detto che lui e la sua squadra desiderano vincere: infatti, solo minimamente pensare al pareggio sarebbe un grave errore per tutti gli algerini, dal momento che questa cosa spianerebbe il terreno alla squadra di Fabio Capello.
Feghouli ha solo 25 anni fa, ma è già un grande campione: è nato a Grenoble, in Francia, da genitori emigrati dall’Algeria, ed esordisce a soli 17 anni, nel 2007, nel Grenoble, contro lo Stade Reims. Grazie alla sua performance diventa titolare fisso nel team.
Autore di un gol nella sfida contro la Corea del Sud, che va in crisi di fronte alla strana qualità della fase di attacco della coppia formata da Feghouli e Brahimi, aspetta con ansia la sfida di domani, per distruggere i russi e riscrivere la storia.