Il presidente del Coni Malagò ha parlato dell’Italia che è stata eliminata dai Mondiali 2014, e l’ha definita una giornata fallimentare.
Nelle ultime ore il presidente del Coni Malagò è intervenuto parlando della disastrosa sconfitta dell‘Italia in Brasile a Cavriana alla Casa di Beniamino: forse saprai che si tratta di una delle strutture proposte da Don Mazzi per aiutare i ragazzi nel bisogno.
Inoltre, Malagò ha fatto altresì alcune dichiarazioni circa le dimissioni di Prandelli ed Abete subito dopo la disfatta contro l’Uruguay di Cavani e di Suarez, che ha ottenuto uno stop di 9 giornate con la sua squadra e 4 mesi di fermo al calcio in qualsiasi sua forma, anche da tifoso.
Malagò, riprendendo il discorso iniziale, ha dichiarato che la giornata di martedì è stata davvero fallimentare, vista la sconfitta estrema a Natal: non si può perdere in quel modo con una squadra che non è capace di reagire e di prendere in mano le redini della situazione.
Circa le dimissioni di Abete e Prandelli, Malagò ha affermato che in giornata avrebbe chiamato il comissario tecnico dal nome Cesare al fine di chiacchierare con lui: di contro, di Abete sapeva che si sarebbe dimesso qualsiasi sarebbe stato il risultato perché si tratta di una persona onesta.
Malagò non sa chi vorrebbe avere l’onere di guidare la nazionale italiana, anzi: dichiara che sarebbe un incosciente se dicesse un nome, dal momento che non è lui a decidere e bisogna rispettare le regole, pertanto non esprime la sua opinione a caldo.
La serata poi è passata, e Malagò ha parlato a telefono con Cesare Prandelli: ha detto di averlo sentito forte e gli ha parlato da uomo vero. Il presidente del coni stesso gli ho fatto i complimenti per ciò che ha affermato, dal momemto che si è preso tutte le responsabilità, e pertanto un personaggio del genere merita molto rispetto. Questo atteggiamento non è qualcosa di scontato.