Mentre il Brasile sta ancora piangendo per la batosta subita nelle ultime ore contro la Germania, che l’ha battuto per 7 a 1, di cui 5 gol sono stati segnati in solo 18 minuti, un’altra metà dei sudamericani sta gioiendo per la vittoria della squadra Argentina sull’Olanda ai rigori.
A San Paolo negli ultimi minuti è infatti terminata la sfida tra l’Albiceleste e l’Olanda, che è stata davvero ricca di azioni da entrambi i lati, ma che non si sono concluse, e quindi da un punto di vista meramente del punteggio è stata equilibrata fino alla noia.
Per fortuna, anche se i supplementari non sono serviti quasi a niente, i calci dal dischetto hanno fatto la differenza: ai penality infatti gli Orange, la nazionale olandese allenata dal commissario tecnico Van Gaal, è stata tolta di mezzo, dal momento che ha perso la sua lucidità, e ben due rigori su tre sono stati parati dal sampdoriano Romero.
Bisogna affermare che la più svantaggiata delle due rose era proprio l’Argentina, che purtroppo doveva fare a meno di uno dei suoi giocatori più importanti, ossia De Maria, mentre l’Olanda di Van Gaal aveva a disposizione la formazione completa, e davanti il trio formidabile di Robben, Van Persie e Sneijder.
Come si diceva prima, il primo tempo è stato molto equilibrato ed è stato disputato a ritmi bassi: sembrava che invece di giocare una finale dei Mondiali i due team fossero più attenti a non prendere gol piuttosto che a cercare la rete.
La prima parte ha quindi offerto alcune azioni per Messi e Robben, ma che non sono state conclude in modo egregio, e anche nella ripresa la situazione non è cambiata tanto: Higuain, purtroppo, perde una palese occasione da gol che termina sulla rete esterna, illudendo tutto il pubblico argentino, e Robben anche si fa togliere un pallone da un difensore argentino quando stava solo lui e il portiere.
La partita termina così, per 4 rigori a 1 segnati da parte dell’Argentina: l’ex squadra di Maradona, quindi, vola in finale contro una Germania agguerritissima.