C’è molta tensione in vista del posto più di rilievo in ambito calcistico, e cioè quello che verrà occupato tra poche ore in vista delle elezioni del presidente della Figc, che fino a qualche settimana fa era Giancarlo Abete, ma che poi insieme a Cesare Prandelli, commissario tecnico della nazionale italiana, ha dato le dimissioni, vista la brutta figura dell’Italia ai Mondiali 2014 di Brasile.
Nelle ultime ore Andrea Agnelli, numero uno della Juventus, ha detto che Tavecchio, ossia il maggiore candidato alla poltrona della Figc, è inadeguato per il ruolo, perché comunque non sarà in grado di portare una ventata di rinnovamento al calcio italiano vista la sua vecchia scuola.
A tal proposito, il presidente della Lega Pro Mario Macalli ha commentato in modo aspro le affermazioni del presidente della Juventus Andrea Agnelli, affermando che non ha diritto di parlare, dal momento che quando Macalli va a lavorare, produce e versa le tasse, mentre Agnelli e la sua famiglia fino a questo momento hanno spolpato l’Italia.
Parole forti, quelle di Macalli, ed ha detto anche che i nomi di possibili candidati che ha detto Agnelli sono stati sparati a vanvera tanto per sparare.
Ancora, ha detto che il calcio italiano si può separare in due categorie, ossia negli imprenditori, come ad esempio lui stesso, Macalli, e i prenditori che sono Agnelli e la sua famiglia: a suo parere, sono proprio loro che hanno bloccato il calcio italiano e gli hanno impedito di progredire.
Macalli non è contro ai giocatori extracomunitari, ma bisogna anche volere il bene del calcio italiano, e pertanto investire i soldi per i vivai veri, in modo tale che fra qualche anno si potrà avere una nazionale italiana degna di questo nome.