Randy De Puniet Suzuki

MotoGp, De Puniet rinvia i test Suzuki per la 8 ore di Suzuka

La Suzuki ha fatto molti test in questa stagione in previsione del suo rientro in MotoGp dopo tre anni di assenza. Peccato che il suo collaudatore d’eccezione, Randy De Puniet, non abbia potuto partecipare ai test effettuati ad Austin ed in Argentina, un’assenza che non gli ha consentito di apportare in modo decisivo le migliorie che avrebbe voluto.

Il calendario è differente, invece, nel mese di luglio, dato che De Puniet si sta preparando per la 8 ore di Suzuka, che si correrà alla fine del mese. Il programma di MotoGP per il pilota Suzuki inizierà di nuovo a settembre. Mugello, Aragona e Valencia saranno test decisivi secondo De Puniet, visto che quelli di Brno, già pianificati ad agosto verranno sostituiti da quelli di Phillip Islands, dove lo spagnolo non parteciperà avendo preferito provare un’altra moto in Giappone.

La scelta della 8 ore di Suzuka permetterà invece a De Puniet di confrontarsi con una pista mitica, una corsa leggendaria e molto importante per la casa motociclistica Suzuki. Il pilota iberico ci tiene molto a vincere sia per il team, definito come uno dei migliori che si siano mai visti, che per se stesso, data l’assenza di quest’anno dalle gare di MotoGp e dopo la passata  deludente all‘Aspar Team, dove ha raccolto come migliori piazzamenti solo due ottavi posti.

La Suzuki si sta concentrando molto sull’elettronica, soprattutto dopo i problemi avuti dalla moto in pista, ed i tecnici giapponesi stanno continuando a lavorare per limitarne i difetti. I progressi si sarebbero visti, ma è difficile per De Puniet avere una sensazione precisa della sua moto dati i continui cambiamenti di condizione visti  gara dopo gara. “Quando non vi è alcuna base o riferimento è più difficile valutare i progressi”, ha detto il pilota Suzuki.

Secondo i tecnici nipponici, invece, la moto sarebbe praticamente già pronta, anche se ancora una volta è difficile valutare il suo potenziale, almeno per ora. Le basi sono buone e gli unici dubbi rimangono solo la potenza della Suzuki ed è per questo che i futuri test potrebbero essere effettuati da piloti differenti in modo da capire meglio le reali condizioni della moto.

De Puniet rimarrà, molto probabilmente, anche il prossimo anno in Suzuki. La casa giapponese ha già pronto un contratto per lo spagnolo sia come pilota che come collaudatore lasciandogli completa libertà di scelta, una scelta quella di De Puniet che dipende molto dai piani futuri della Suzuki. Se i nipponici dovesse puntare a tornare grandi l’iberico rimarrà, in caso contrario, se le condizioni non lo consentissero, De Puniet si cercherà una nuova sistemazione, sempre se ci sarà. Si parla anche di Superbike. Staremo a vedere.

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