Prima di partire per le vacanze la Ducati ha ufficializzato i suoi piloti per la stagione di MotoGP 2015. Una conclusione che non era di certo scontata dal momento che la Suzuki era pronta a strapparle entrambe i centauri. Ma alla fine Andrea Dovizioso rimarrà anche lui fedele alla casa di Borgo Panigale per due anni, Cal Crutchlow arriverà fino alla fine del suo contratto in scadenza nel 2016, mentre Andrea Iannone sarà considerato il terzo pilota ufficiale.
Questo è ciò che è stato annunciato a tutti gli appassionati del marchio durante il WDW a Misano. Quindi, a meno di un cambiamento clamoroso last-minute di Crutchlow che può sempre cambiare idea fino al 31 di questo mese di luglio, le cose si sono stabilizzate in casa Ducati, proprio all’inizio della seconda parte di stagione.
Ora possiamo finalmente parlare della Desmosedici. Una moto decisamente complicata, dipendente da un sottosterzo parecchio in difficoltà che il direttore generale Ducati Corse Gigi Dall’Igna sta cercando di domare. Occasione persa ed appuntamento al 2015? Secondo il direttore del progetto Ducati per la MotoGp Paolo Ciabatti no. La Ducati non si rassegnerà fino alla fine della stagione 2014.
Dall’Igna si è unito alla Ducati nel corso del Gp di Valencia, quindi all’inizio di novembre. A questo punto la progettazione della GP14 era già stata avviata, ma il nuovo il direttore generale Ducati Corse ha portato alcune idee e ha fatto comunque molti cambiamenti, alcuni dei quali non sono evidenti sulla moto, soprattutto in termini di software.
Il problema del sottosterzo si potrà risolvere secondo la casa di Borgo Panigale continuando a lavorare sul motore e sul suo posizionamento sul telaio. La GP14 cambierà molto nella seconda metà della stagione, nonostante il team si stia già dedicando alla moto del 2015. La Ducati vuole infatti migliorare i due podi raggiunti in questa stagione, ad Austin e Assen, ed cercherà di approfittare di alcuni circuiti dove potrà essere più competitiva.