Sono bastati solo nove giorni ad Antonio Conte per raggiungere, almeno per ora, uno degli obiettivi che si era prefissato al momento di diventare il nuovo Commissario Tecnico dell’Italia, cioè il riportare entusiasmo attorno all’ambiente della Nazionale: due successi su due, uno pesantissimo ieri sera in Norvegia, Qualificazioni ad Euro 2016 che iniziano con il piede giusto ed una fiducia ritrovata sono il bottino che l’ex allenatore della Juventus è riuscito a conquistare in breve tempo.
Dopo un Mondiale deludente come quello in Brasile, il miglior toccasana non poteva essere che la vittoria, per di più convincendo: ed ora il popolo Azzurro comincia a credere di nuovo nelle potenzialità della squadra, anche grazie alle novità ed alle scommesse portate dal nuovo CT: una di queste è certamente Simone Zaza, il quale ha colpito sia con l‘Olanda sia ad Oslo, prendendosi la ribalta a fianco di Ciro Immobile.
L’attaccante del Sassuolo ha mandato un implicito messaggio, con queste prestazioni, non solo all’Italia, ma anche alla Juventus, che potrebbe pensare di riportarlo nella sua scuderia se non a gennaio, perlomeno nella prossima stagione: “Una settimana da sogno“, così ha commentato Zaza dopo il 2-0 con la Norvegia, aggiungendo di voler continuare a fare bene per restare ancora a lungo nel giro della Nazionale.
Un’altra novità rispetto al passato è quella difesa a tre che tante soddisfazioni ha portato alla Juventus e che, anche in Azzurro, è guidata da Leonardo Bonucci: proprio il centrale bianconero si è detto convinto che con Conte, il quale pretende il 110% da ogni singolo giocatore, l’Italia potrà tornare grande, esprimendo tutta la sua felicità per il gol che ha messo al sicuro la vittoria allo Stadio “Ullevaal“.
A smorzare gli entusiasmi ed a volare basso è proprio lo stesso Commissario Tecnico della Nazionale, il quale ha ricordato che i margini di miglioramento ci sono e ci dovranno essere , soprattutto in fase di palleggio, non nascondendo però la sua soddisfazione per il lavoro svolto finora. Insomma, siamo solo agli inizi di un cammino lungo due anni. Ma si sa, chi ben comincia…