L’aveva preannunciata negli scorsi giorni, ecco che ora finalmente la stagione delle riforme in FICG sembra essere davvero iniziata: a comunicare l’apertura dei lavori è stato lo stesso Presidente Carlo Tavecchio, durante la conferenza stampa al termine del suo secondo Consiglio Federale.
Il numero 1 del calcio italiano ha dato il via ai lavori, puntualizzando come gli obiettivi della FIGC siano la modernizzazione e sburocratizzazione della Federazione, rendendola più “vicina” a chi ne fruisce. Dal 15 settembre entrerà a far parte della governance, con ruolo di Direttore Generale, Michele Uva, ex responsabile del Centro Studi, Sviluppo e Iniziative Speciali ed ex DG della CONI Servizi.
Onnipresente il consigliere Claudio Lotito che, a fianco di Tavecchio, ha indicati i temi e le linee guida della stagione delle riforme, che verranno discusse e formalizzate in questi giorni: in cima alla lista, ovviamente, la riforma dei campionati di Serie A e B, le quali dovrebbero passare rispettivamente a 18 ed a 18-20 squadre, provando anche a ridurre il numero delle squadre in Lega Pro. Il punto di riferimento resta la Germania, dove ci sono solo 54 club professionistici.
Tavecchio e Lotito inoltre hanno posto l’accento sul Calcio Femminile, per il quale si starebbe pensando ad un campionato di 12 squadre associate ai club professionistici e per il quale la FIGC avrebbe avuto il sostegno e l’adesione di diverse squadre. Infine, il Presidente della FIGC ha parlato della questione ripescaggi in Serie B, con le richieste bocciate di Juve Stabia, Pisa e Matera, oltre a ricordare e riassumere le attività ed i risultati delle Nazionali, sia quella maggiore che quelle giovanili, ringraziando pubblicamente il Commissario Tecnico Antonio Conte per il lavoro svolto.