“Mi è piaciuto solo il risultato“: Luis Enrique non poteva riassumere meglio la vittoria del Barcellona contro l’Apoel Nicosia, nella prima giornata della Champions League: i blaugrana infatti conquistano sì i tre punti, ma faticando eccessivamente e dovendosi “accontentare” di un 1-0 striminzito.
Bisogna anche dire che l’ex tecnico della Roma, per l’appuntamento, ha deciso di schierare una formazione giovane, con tanti prospetti sotto i 23 anni accanto ai “big”: in porta troviamo Ter Stegen, difesa con Dani Alvese, Piqué, Bartra ed Adriano; a centrocampo Xavi, Samper (un classe ’95) e Sergi Roberto, in attacco nel Barcellona tridente El Haddadi-Messi-Neymar. Per i ciprioti un compatto 4-4-2, un muro che darà parecchi fastidi alla corazzata spagnola: davanti Sheridan e De Vincenti, a centrocampo Thiago Gomes, Vinicius, Morais ed Aloneftis. Retroguardia con Sergio, Joao Guilherme, Carlao ed Antoniades a protezione di Pardo.
Come prevedibile, Barcellona che mantiene il possesso palla ma che fa la partita: la barricata di Giorgos Donis però tiene bene, venendo superata solo attraverso un azione da calcio da fermo. Al 28′ cross di Messi e testa vincente di Piqué che sblocca il punteggio. Prima del primo tempo solo un paio di chance per il raddoppio, con Messi e Neymar, che non riescono a trovare il 2-0.
Padroni di casa che, anche nella ripresa, si vedono troppo a sprazzi, con Luis Enrique che sceglie così di inserire anche Iniesta: ma è l’Apoel a far tremare il Camp Nou, tra l’altro al 91′, quando Messi viene murato a pochi passi dalla porta, aprendo il ribaltamento di fronte cipriota, concluso da Morais che, con un bel sinistro, costringe Ter Stegen ad un gran volo per salvare in corner. Il Barcellona passa, ma che fatica!