Dopo il buon pareggio in casa del Bruges (0-0) il Torino è pronto ad affrontare probabilmente la squadra più forte del Girone G di Europa League: si tratta del Copenhagen, compagine guidata da Stale Solbakken, ex centrocampista di Lillestrom, Wimbledon, Aalborg e, appunto, Copenhagen, con 53 presenza nella Nazionale Norvegese prima del ritiro, avvenuto nel 2001 dopo un arresto cardiaco con conseguente coma per diversi giorni.
Un club, quello danese, nato recentemente (1992) dalla fusione di B 1903 e KB, si è subito imposta a livelli nazionali, entrando dal 2006-07 stabilmente, nel giro della Champions League e dell’Europa League stessa. Una squadra di tutto rispetto e temibile soprattutto fra le mura amiche del Parken Stadium: e la Juventus lo sa bene, avendo di fatto perso due punti decisivi, nella scorsa stagione, per il passaggio del turno in Champions proprio in Danimarca.
Il Torino quindi dovrà fare di tutto per sfruttare il fattore campo, davanti al pubblico granata all’Olimpico: i ragazzi di mister Gianpiero Ventura arrivano dal colpo esterno di Cagliari, in campionato e, domani, ospiteranno la Fiorentina provando a dare maggiore continuità ai propri risultati, ancora altalenanti, prima di proiettarsi nuovamente sui palcoscenici europei.
Ricordiamo che il Toro, che dovrà tenere d’occhio giocatori come Nicolai Jorgensen (decisivo con la sua doppietta contro l’Helsinki) e Bashim Kadrii (match-winner contro il Brondy nell’ultimo turno di Superliga), è attualmente imbattuta in Europa League, contando anche la fase preliminare, con 0 gol subiti: non male come inizio, dopo 20 anni di digiuno a livello continentale.
I granata inoltre potranno contare sui “numeri” riguardanti i confronti fra l’FCK e le italiane: solo in una occasione su otto i danesi, che oggi pomeriggio giocheranno sul campo del Sonderjyske, hanno avuto la meglio su una formazione del Belpaese. Per il resto solo pareggi e sconfitte, fra cui quella pesantissima contro il Milan (6-0), nel 1993.