Dopo sei giornate è praticamente “ufficiale”: è il Chelsea la lepre da rincorrere in questa Premier League 2014-15: i Blues infatti, dopo sei giornate, sono ancora imbattuti ed hanno totalizzato ben 16 punti su 18, Tre di questi sono arrivati sabato scorso, allo Stamford Bridge, dove i padroni di casa hanno rifilato un secco 3-0 all’Aston Villa dimostrando tra l’altro le enormi potenzialità offensive a disposizione di José Mourinho, unite ad un’impressione di solidità e concretezza disarmante.
A segno per il Chelsea, che ha sofferto poco o nulla contro la formazione di Lambert, Oscar, il solito Diego Costa (arrivato ad 8 centri in campionato) e Willian, il tris è servito. Dietro, a sorpresa, l’unica che finora tiene il passo per davvero è il Southampton di un Graziano Pellé in forma “Nazionale”: una rete fantastica, in rovesciata, dell’attaccante pugliese, che ha deciso l’incontro contro il QPR, dopo le reti di Bertrand ed Austin, tutte nella ripresa, per il 2-1 che proietta i biancorossi al 2° posto, mantenendo il -3 dalla vetta.
Risale in terza posizione, ma a -5, il Manchester City che, prima di essere fermata 1-1 in Champions League dalla Roma di Totti, aveva espugnato il KC Stadium, battendo 4-2 l’Hull City: ai gialloneri di Steve Bruce non bastano l’autorete di Mangala ed Hernandez, che avevano pareggiato le reti iniziali di Aguero e Dzeko. La doppietta del bosniaco ed il sigillo finale di Lampard consentono ai citizens di non perdere ulteriore terreno dalla testa.
Cominciano invece ad essere staccate le altre: Arsenal (10) e Tottenham (8), si rallentano a vicenda, facendo 1-1 con i gol di Chadli e Chamberlain, mentre lo Swansea non va oltre lo 0-0 con il Sunderland. Vince e si risolleva, rimanendo comunque ancora lontanissimo, il Manchester United di Lous Van Gaal che, dopo le follie di inizio stagione, cambia modulo, passando ad un più sostenibile 4-3-1-2, seppur ancora a trazione offensiva. Contro il West Ham decidono Rooney (poi espulso) e Van Persie: i Red Devils, rimasti indietro, hanno avuto comunque il merito di tenersi stretti questi tre punti, nonostante il gol di Sakho prima dell’intervallo.
Ancora più critica invece la situazione di Liverpool ed Everton che impattano nel derby mantenendo in Premier League una classifica deficitaria: una sventola da 25 metri di Jagielka al 91′ rovina i piani dei Reds, passati grazie ad una punizione di Gerrard. In fondo invece è crisi nera per il Newcastle, battuto 1-0 dallo Stoke City di Crouch e ultimo, a quota 3, insieme al Burnley, steso dal WBA con un sonoro 4-0. Sabato e domenica la settima giornata di Premier League: spicca su tutte Chelsea-Arsenal.