E’ una rivelazione clamorosa quella di Helmut Marko, consulente della Red Bull e responsabile del programma di sviluppo giovani piloti della scuderia anglo-austriaca. Secondo l’ex pilota, il nome in cima alla lista dei candidati a sostituire Vettel (a un passo dall’essere ufficializzato dalla Ferrari) c’è stato a lungo Fernando Alonso.
L’asturiano, che lascerà Maranello dopo cinque anni e nessun titolo mondiale all’attivo, soprattutto per Adrian Newey – che alcune voci vorrebbero nuovamente in contatto con la Ferrari, specie dopo l’arrivo di Vettel – sarebbe stato l’uomo ideale per rimpiazzare il quattro volte campione del mondo. Una scelta in controtendenza rispetto al programma Red Bull, da sempre mirato alla scoperta di nuovi talenti da dirottare, se necessario, anche nella scuderia satellite Toro Rosso, ma che è giustificata dall’assoluto valore dell’ex pilota della McLaren.
Già, la McLaren. Marko aggiunge anche i motivi che hanno portato il giovane russo Kvyat sul sedile della seconda Red Bull e non Alonso. La scuderia di Milton Keynes è stata bruciata sul tempo dal team diretto da Ron Dennis che avrebbe già in pugno la firma dello spagnolo. Il consulente della Red Bull ha poi continuato ammettendo che quella di Fernando sarebbe stata un’ottima mossa per il dopo-Vettel, e che semplicemente quando Horner ha dato il via libera per un primo approccio al pilota, Alonso già era ad un passo dall’accordo con la McLaren. Accordo tra l’altro confermato anche da Niki Lauda.
I volanti della Red Bull sono così già assegnati. Con la “promozione” di Kvyat nel team maggiore, resta però un sedile della Toro Rosso ancora libero. Al momento il favorito è Carlos Sainz junior, figlio d’arte (il papà è una leggenda del rally) e cresciuto proprio nel programma giovani piloti della scuderia col marchio della nota bevanda energetica. Ricciardo-Kvyat alla Red Bull, Verstappen-Sainz Jr alla Toro Rosso: una lineup migliorabile?