Costa caro, carissimo al presidente della FIGC Carlo Tavecchio la famosa gaffe estiva, in sede elettorale, sugli stranieri “mangiatori di banane” nel calcio italiano: l’UEFA infatti, dopo aver aperto un procedimento disciplinare nei confronti del massimo dirigente, accusato di razzismo, ha preso la propria dura decisione.
L’UEFA ha infatti sospeso ed inibito per 6 mesi Tavecchio, il quale non potrà partecipare alle prossime riunioni, commissioni e congressi a livello internazionale, fra cui quello importante del 24 marzo 2015, lasciando quindi l’Italia senza il proprio rappresentante principe. Il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio potrà però rappresentare in sede internazionale la Nazionale Italiana per i prossimi appuntamenti ufficiali: Tavecchio, tramite una nota della FIGC, ha deciso di accettare la sentenza ed ha annunciato di non presentare ricorso, prendendo atto della scelta formulata dall’UEFA e preferendo evitare il protrarsi di un ulteriore e lungo contenzioso fra le parti, risolvibile solo davanti al TAS,
“Le decisioni non si commentano, si eseguono e si rispettano” ha così commentato Tavecchio, il quale non ha voluto lasciare ulteriori dichiarazioni a riguardo. Più duro invece il Consigliere Claudio Lotito, il quale ha affermato che le mistificazioni e le strumentalizzazioni messe in atto non sortiranno effetto, assicurando che non ci saranno dimissioni da parte del Presidente. Il numero 1 della Lazio ha inoltre apprezzato e sostenuto la scelta di non fare ricorso, definita come “un grande gesto di responsabilità“. Stoccata invece al Consiglio Federale, che aveva archiviato il caso-Tavecchio, da parte di Damiano Tommasi il quale non si è detto sorpreso dalle decisioni prese in Europa, bensì da quelle prese in Italia”.
Ricordiamo che questa vicenda nacque il 25 luglio 2014 quando Tavecchio, presentando il suo programma elettorale, parlando degli stranieri, fece riferimento al laziale Optì Pobà con queste parole: “L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Optì Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane ed ora è titolare nella Lazio. E va bene così“. Da quel momento, tante polemiche e, appunto, l’indagine dell’UEFA, conclusasi ieri con la sospensione di 6 mesi.