Ciclismo, IAM Cycling pronta all’ingresso nel WorldTour

Grandi novità potranno riguardare le licenze WorldTour per la prossima stagione. Con una Cannondale in meno – per via della già nota fusione con la Garmin-Sharp – e una Astana ancora sotto giudizio per gli ultimi casi di positività di alcuni suoi atleti kazaki che potrebbero mettere in discussione la già certa licenza, il circuito di ciclismo più prestigioso si prepara ad accogliere una nuova formazione: è la IAM Cycling, nata nel 2013 sotto affiliazione svizzera ed appartenente alla categoria Professional. L’Unione Ciclistica Internazionale (Uci) darà il verdetto definitivo tra pochi giorni – tra il 19 ed il 21 novembre – e a quel punto si saprà se il WorldTour potrà ancora contare ancora su diciotto squadre come in questa stagione appena conclusa. Un indizio a favore, però, ci viene dallo stesso team elvetico che, per bocca di un suo portavoce, intervistato da Cyclingnews, ha fatto intendere come sia ormai molto vicino l’ok dalla Commissione Licenze. Da sottolineare anche la bontà delle prestazioni sul campo di questa formazione nel corso di quest’annata, dal momento che ha potuto beneficiare di ben diciassette inviti (su ventotto disponibili) per prendere parte alle corse WT, più di qualunque altro team Professional. Per avere l’ok bisognerà, infine, fare un ultimo passo: ampliare il roster dei corridori dagli attuali diciannove – tra cui il leader per le corse a tappe Mathias Frank, il corridore da classiche Sylvain Chavanel ed il nuovo recordman dell’ora Mathias Brandle – ad almeno ventitré, il  minimo consentito per un top team.

Nella stessa giornata di oggi, festa anche  per la Caja Rural – RGA che ha visto confermata la sua licenza Professional.

Per quanto riguarda i team italiani, l’unico nostro rappresentante nella massima serie sarà il Team Lampre – Merida, affiancato, nella serie cadetta, da Androni-Venezuela, Bardiani-Csf, Neri-Alé e Team Nippo-Fantini (di quest’ultimo si attende di conoscere se l’affiliazione sarà italiana o meno).

About Andrea Fragasso

Check Also

Skateboarding in italia

Perché lo skateboarding nel 2024 è più vivo che mai

Lo skateboarding va ben oltre essere semplicemente uno sport; è un’arte, una forma di espressione …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *