Il sudamericano Juan Manuel Iturbe, a parte Borriello, è l’attaccante che Garcia ha usato di meno quest’anno.
È stato l’acquisto più caro da quando la proprietà giallorossa è in mano agli americani, con l’inizio dell’avventura con i colori giallorossi non certamente delle migliori.
Juan Manuel Iturbe ha segnato due gol, ma ancora non ha per nulla dimostrato il suo valore.
Intervistato da una radio romana l’argentino ha ammesso:
“Sono stato un po’ una ‘pippa’. Però non è facile quando si sta più dal fisioterapista che in campo ad allenarsi. Ho preso tante botte nella mia breve carriera, ultimamente ho pensato che è arrivato il momento di rispondere e dare qualche colpo anche io. Lavoro per stare sempre meglio e perché speriamo di vincere lo scudetto. Quest’anno ci siamo rinforzati molto, sono arrivati grandi campioni. Io? No, io non lo sono ancora, devo crescere”.
A Verona era “protetto” da Luca Toni, a Roma ha invece trovato Francesco Totti:
“Luca dice che posso diventare uno dei primi 5 al mondo? Beh, gli ho fatto fare tanti gol… Scherzi a parte, quando sono arrivato a Verona non ero maturo, lui mi ha parlato e insegnato tanto. Francesco? Quando ci giocavo contro non mi sembrava una grande persona, invece ho scoperto un grande uomo, oltre che un calciatore unico”.
In attacco c’è molta concorrenza a Roma, ma Iturbe parla benissimo di tutti i suoi compagni:
“Gervinho è velocissimo, non abbiamo mai fatto una gara ma credo sia più rapido di me. Destro parla poco e segna tanto, Ljajic è uno che quando gioca è sempre utile, Florenzi sa fare tutto, dal difensore al centrocampista alla punta. E poi c’è Borriello, il più simpatico dello spogliatoio”.
L’intervista si conclude con il più “rompiscatole” che ha trovato a Roma, ridendo, lo ha individuato subito: “Il più rompiscatole è Nainggolan”.