L’antica epopea del record dell’ora sta tornando in auge. Dopo i tentativi riusciti, a breve distanza l’uno dall’altro, di Jens Voigt prima e di Mathias Brandle poi, quest’antica disciplina, che in passato ha visto eccellere, tra gli altri, anche Eddy Mercks e Francesco Moser, sta riscoprendo il suo aureo splendore.
Se già quest’anno era inizialmente previsto – poi cancellato – il tentativo di record da parte di specialisti come Fabian Cancellara, dovrebbe essere la prossima stagione quella in cui diversi atleti potrebbero provare il colpo. Se sullo svizzero vi è ancora qualche punto di domanda sul dove e sul quando, sicuro è invece il tentativo di Bradley Wiggins: il britannico ha già fissato la location, a Mallorca, per stabilire il nuovo primato ora appartenente al già citato austriaco Brandle (51,852 km/h sul velodromo di Aigle).
E gli italiani? Il nostro uomo faro nelle corse contro il tempo è Adriano Malori. Ma il portacolori della Movistar si è già tirato fuori dall’affair. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, infatti, il parmense afferma senza esitazione di non aver alcuna intenzione di provarci perché si tratta di una disciplina non nelle sue “corde”. “Non fa per me” sono le parole del ventiseienne, che aggiunge come sia troppo importante la stagione su strada per sacrificarla: dopo un’ottima annata, in cui è riuscito ad essere “competitivo tutto l’anno”, l’obiettivo sarà, quindi, di fare un ulteriore passo in avanti, arrivando magari a quel podio iridato a cronometro non ancora centrato.