Sembrava poter essere l’anno del grande scontro tra Alberto Contador e Vincenzo Nibali sul doppio binario Giro d’Italia e Tour de France. Ma tale ipotesi comincia ad allontanarsi: è proprio il corridore siciliano della Astana, infatti, in un’intervista rilasciata a cyclingnews, a far capire come le possibilità di essere al via della Corsa Rosa siano piuttosto ridotte.
Sottolineando di amare il Giro in quanto italiano e di volerci ritornare al più presto dopo la vittoria nel 2013, lo Squalo lascia intendere come i piani della squadra siano altri. Il percorso della prova italiana è adattissimo all’astro nascente Fabio Aru, che potrebbe dunque rivaleggiare con il Pistolero della Tinkoff – Saxo e giocarsi le sue chanches di podio: in questo caso, Nibali potrebbe essere al via come spalla dell’atleta sardo e per affinare la preparazione in vista della Grande Boucle. L’ipotesi di una storica accoppiata – a sedici anni dall’ultima targata Marco Pantani – sembra dunque lontana perché sappiamo quanto nel ciclismo odierno sia molto difficile essere al top in due Grand Tour consecutivi; e lo stesso atleta azzurro ne è ben consapevole. La Grande Boucle, invece, presenterà un percorso ancor più adatto al campione italiano di quello che l’ha visto trionfare in questa stagione. Alle molte salite, infatti, fanno da contraltare i pochissimi chilometri a cronometro (solamente 14), unico tallone d’Achille di fronte a specialisti come Chris Froome. La stagione 2015 di Nibali inizierà più tardi, dal Dubai Tour a febbraio perché l’obiettivo è quello di essere al top per luglio e provare a conquistare la seconda maglia gialla consecutiva.