E’ un fiume in piena Vincenzo Nibali, in un’intervista rilasciata a gazzetta.it. Il vincitore dell’ultimo Tour de France coglie l’occasione per scagliarsi violentemente contro gli ultimi casi di doping che hanno coinvolto alcuni suoi compagni di squadra alla Astana, che stanno seriamente mettendo in bilico la licenza WorldTour della formazione kazaka per la prossima stagione.
Lo Squalo dello Stretto non esita a definire “imbecilli” questi atleti che stanno nuovamente compromettendo l’immagine di un ciclismo che faticosamente prova a rialzare la china dopo gli scandali degli ultimi anni. Affermando di aver appreso la notizia dell’ultimo caso da internet, il campione italiano manifesta profondo disappunto verso il comportamento di questi corridori e spera che il conto che dovranno pagare sarà molto salato.
“Io mi auguro che li becchino tutti i dopati“, sentenzia ancora, dicendosi contento qualora dovessero pizzicarne altri, perché sarebbe la prova palese che i controlli funzionano. Se con i due atleti Continental non c’è mai stato alcun incontro in quanto svolgono allenamenti separatamente, diverso è il discorso con il compagno Maxim Iglinsky – colui che nel 2012 tolse al siciliano la vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi – per il quale però Nibali ribadisce di non avere in alcun modo legami.
Giudicando “assurda” l’ipotesi di colpire la squadra da parte dell’Uci, il vincitore della tripla corona conclude: “Chi ipotizza un doping di squadra è fuori strada”, sottolineando la contrarietà e il rammarico da parte di tutto lo staff, a partire dal team manager Alexandre Vinokourov, di fronte a questa vicenda.