Sarà la IAM Cycling la diciottesima squadra che nel 2015 farà parte del circuito WorldTour. La formazione svizzera ha ottenuto il via libera dalla Commissione Licenze dell’Uci ed è quindi pronta a sbarcare nella massima serie del ciclismo dopo soli due anni dalla fondazione.
Dopo la decisione dei vertici dell’Unione Ciclistica Internazionale, è ovviamente raggiante il general manager Michal Thetàz che, attraverso un comunicato ufficiale, confessa di non vedere l’ora di far parte della “lega dei big”, in cui poter “aumentare visibilità” per sponsor e corridori e in cui dimostrare di meritare la promozione. Smentendo se stesso, che precedentemente aveva dichiarato come non fosse nelle sue intenzioni tentare il grande salto già quest’anno – “soli gli idioti non cambiano idea”, afferma a tal proposito – il grande capo della formazione svizzera si mostra quindi visibilmente soddisfatto per la possibilità di partecipare il prossimo anno ai più importanti eventi internazionali.
Ricordiamo che tra le file della IAM figurano anche il recordman dell’ora Mathias Brandle, nonché l’italiano Matteo Pelucchi, protagonista lo scorso anno, tra l’altro, di una splendida affermazione in una tappa della Tirreno-Adriatico.
C’è chi gioisce, chi invece non può dormire sogni tranquilli. Dopo la Astana, temporaneamente fuori dal WorldTour per i casi di doping che l’hanno coinvolta negli ultimi tempi, a rischiare è anche la francese Europcar. Questa volta i sospetti non c’entrano, fortunatamente: il problema è la mancata copertura economica che potrebbe mettere a rischio il posto per la compagine transalpina. Del resto, già il patron Jean René Bernadeau non aveva nascosto la difficoltà di reperire le ultime risorse finanziarie necessarie all’iscrizione, sperando in una piacevole sorpresa dell’ultimo minuto.
Tra le Professional, infine, rinviate a ulteriore revisione le licenze dell’italiana Neri-Yellow Fluo e della danese Cult Energy Pro Cycling.